E tra la varicella, Pasqua e un pò di malattia, Matteo non va a scuola da più di un mese, forse due. Ho perso il conto.
La terapista che ci fa riabilitazione all'uso della voce lo ha trovato tanto migliorato e questo mi ha dato la forza di continuare a non mandarlo a scuola, nonostante tutto.
Nonostante il lavoro, la fatica, la stanchezza di avere in casa un bambino 24 ore su 24 che chiede mentre sei al pc e lavori, chiede quando sei al telefono con il tuo capo, chiede quando sei in bagno a lavarti i capelli. Chiede. Sempre. Perchè è un bambino e ha bisogno di te. Anche quando non ne ha veramente bisogno. Però ci sei e te lo chiede!
E' bello esserci. Sempre.
E non ci ho messo molto a capire che avevo strutturato le nostre attività dividendole per campi d'esperienza. Che avevo diviso gli spazi in maniera diversa in casa creando dei centri d'interesse. Che avevo creato una vera e propria programmazione ludico didattica, così, senza troppo pensare.
Me ne sono resa conto quando ho cambiato il cd delle canzoncine in macchina e ho messo il cd delle fiabe cantate. E a casa gli ho proposto il libro illustrato di quelle fiabe.
Insomma.
I giorni che vado in ufficio lui mi segue. In fondo lavoro a scuola.
Se non fosse che il mio compagno mi fa continue pressioni penso che continuerei così. Almeno fino a fine anno.
E quando socializza? Sempre. Perchè la vita di una famiglia è fatta di rapporti. Si socializza al parco giochi, nel negozio del panettiere, dal parrucchiere, con gli amichetti.
E a Pasqua ha fatto il suo lavoretto e sapeva la sua poesia. Mimata. Perfetta.
E leggiamo i miti greci ogni giorno che lui li adora ma io non potevo saperlo perchè non avevo mai avuto modo e tempo di raccontargli di Perseo e di Ulisse. E ha un tavolo intero pieno zeppo di oggetti strani da assemblare, incollare, manipolare e costruire. E ci passiamo pomeriggi interi. E' uno spazio tutto suo nella mia craft room. Prima non ce l'aveva. Lui è con me. Coinvolto totalmente nelle mie routine, bambino felice di passare con la sua mamma tutto il suo tempo.
Una mamma che asseconda i suoi desideri e chiarisce le sue curiosità, che cerca video delle eruzioni dell'etna su you tube a richiesta e che è pronta a fare reazioni chimiche con acido citrico e aceto in ogni momento. Una mamma che educa e che istruisce, una mamma a 360° che scrive questo post in un momento di lucidità perchè il suo cucciolo è andato a dormire dai nonni e sente la mancanza e ha tanta nostalgia.
Un giorno potrò permettermi di non lavorare più e di stare a casa e continuare ad occuparmi di Matteo come sto facendo ora. E spero tanto che questo giorno arrivi presto.
In un mondo in cui la scuola fallisce uniformando le menti e le mode, Mio figlio crescerà libero dai condizionamenti, con idee originali e creative che solo una educazione parentale può donare.
Ecco alcune foto:
qui abbiamo fatto il sapone
qui abbiamo fatto gardening
qui abbiamo preso un frullato al bar e fatto colazione col gelato!
qui siamo andati al mare
qui abbiamo fatto gli esperimenti con la preparazione del pesce
qui abbiamo fatto un pisolino sotto l'ascella della mamma
qui abbiamo decorato i cup cakes con al pasta di zucchero
qui abbiamo giocato al farmer's market
La terapista che ci fa riabilitazione all'uso della voce lo ha trovato tanto migliorato e questo mi ha dato la forza di continuare a non mandarlo a scuola, nonostante tutto.
Nonostante il lavoro, la fatica, la stanchezza di avere in casa un bambino 24 ore su 24 che chiede mentre sei al pc e lavori, chiede quando sei al telefono con il tuo capo, chiede quando sei in bagno a lavarti i capelli. Chiede. Sempre. Perchè è un bambino e ha bisogno di te. Anche quando non ne ha veramente bisogno. Però ci sei e te lo chiede!
E' bello esserci. Sempre.
E non ci ho messo molto a capire che avevo strutturato le nostre attività dividendole per campi d'esperienza. Che avevo diviso gli spazi in maniera diversa in casa creando dei centri d'interesse. Che avevo creato una vera e propria programmazione ludico didattica, così, senza troppo pensare.
Me ne sono resa conto quando ho cambiato il cd delle canzoncine in macchina e ho messo il cd delle fiabe cantate. E a casa gli ho proposto il libro illustrato di quelle fiabe.
Insomma.
I giorni che vado in ufficio lui mi segue. In fondo lavoro a scuola.
Se non fosse che il mio compagno mi fa continue pressioni penso che continuerei così. Almeno fino a fine anno.
E quando socializza? Sempre. Perchè la vita di una famiglia è fatta di rapporti. Si socializza al parco giochi, nel negozio del panettiere, dal parrucchiere, con gli amichetti.
E a Pasqua ha fatto il suo lavoretto e sapeva la sua poesia. Mimata. Perfetta.
E leggiamo i miti greci ogni giorno che lui li adora ma io non potevo saperlo perchè non avevo mai avuto modo e tempo di raccontargli di Perseo e di Ulisse. E ha un tavolo intero pieno zeppo di oggetti strani da assemblare, incollare, manipolare e costruire. E ci passiamo pomeriggi interi. E' uno spazio tutto suo nella mia craft room. Prima non ce l'aveva. Lui è con me. Coinvolto totalmente nelle mie routine, bambino felice di passare con la sua mamma tutto il suo tempo.
Una mamma che asseconda i suoi desideri e chiarisce le sue curiosità, che cerca video delle eruzioni dell'etna su you tube a richiesta e che è pronta a fare reazioni chimiche con acido citrico e aceto in ogni momento. Una mamma che educa e che istruisce, una mamma a 360° che scrive questo post in un momento di lucidità perchè il suo cucciolo è andato a dormire dai nonni e sente la mancanza e ha tanta nostalgia.
Un giorno potrò permettermi di non lavorare più e di stare a casa e continuare ad occuparmi di Matteo come sto facendo ora. E spero tanto che questo giorno arrivi presto.
In un mondo in cui la scuola fallisce uniformando le menti e le mode, Mio figlio crescerà libero dai condizionamenti, con idee originali e creative che solo una educazione parentale può donare.
Ecco alcune foto:
qui abbiamo fatto il sapone
qui abbiamo fatto gardening
qui abbiamo preso un frullato al bar e fatto colazione col gelato!
qui siamo andati al mare
qui abbiamo fatto gli esperimenti con la preparazione del pesce
qui abbiamo fatto un pisolino sotto l'ascella della mamma
qui abbiamo decorato i cup cakes con al pasta di zucchero
qui abbiamo giocato al farmer's market