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giovedì 3 aprile 2014

Noi, la scuola e il metodo Feuerstein


Non abbiamo passato dei mesi tranquilli da quando è cominciata la scuola. Abbiamo attraversato momenti di grande sconforto alternati a mesta rassegnazione.

Una scuola che non è come ce l'aspettavamo. 
Fare spallucce di fronte ai problemi non è quello che avremmo voluto trovare.
Invece è andata proprio così. 
La mensa non funziona.
C'è la muffa in classe.
Alcuni bambini non riescono a seguire il programma.
Le classi non vengono deterse da 4 mesi.
Nonostante una preside molto attenta ai problemi dei genitori, delle maestre capaci, i problemi della scuola pubblica rimangono tutti nella loro grandezza: l'immobilismo dei genitori. 
La mancanza della forza della coesione nel PRETENDERE che la scuola funzioni davvero. Perchè in fondo, a tutti va bene così. 
MA A NOI NO. 
E dopo aver lottato con un manipolo di genitori infelici abbiamo deciso che no. Noi vogliamo un ambiente diverso per nostro figlio. 
La risposta univoca è stata:"Nessuno si lamenta, solo voi avete recriminazioni, a tutti sta bene ma non a voi. Andate via voi."
Abbiamo cercato delle alternative nella zona fino a quando siamo approdati in un mondo sconosciuto, un metodo educativo diverso, che sconvolge per la estrema semplicità pedagogica: 
potenziare i punti forti e migliorare i punti deboli
E così il prossimo anno cominceremo l'avventura in una scuola che applica il metodo Feuerstein
Avrò modo di affrontare l'argomento nei prossimi post, intanto posso dire che la scuola è molto graziosa, adotta il maestro unico e i bambini ruotano nelle tre classi: aula polivalente, aula scientifica e aula letteraria. In quest'ultima c'è la lim e i tablet perchè i bambini utilizzano gli strumenti multimediali in classe, nella quotidianità. Mangiano cibo bio ogni giorno e fanno inglese ogni giorno.
Completano l'offerta formativa laboratori di arte e drammaticità, psicomotricità e musica.

Matto sembra felice di cambiare scuola. Purtoppo non è contento di frequentare quella in cui va attualmente. Nonostante si sia integrato con i compagni e voglia bene alle maestre, nonostante abbia un buon profitto, lamenta il fatto di sentirsi stupido, poco stimolato (nessuno è mai felice delle cose che faccio) e poco compreso. Inoltre mal sopporta i compiti a casa, ogni giorno si lamenta perchè non ha più tempo di giocare, di pensare, di oziare.

Speriamo, con questa scelta, di ritrovare la serenità di un bambino e di tutta la famiglia.
Avere il coraggio di cambiare e tornare sui propri passi, rivedere scelte e convinzioni è d'obbligo quando si sbagliano le valutazioni iniziali. E noi l'abbiamo fatto.