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mercoledì 30 luglio 2014

Dorayaki giapponesi: i dolcetti di Doraemon

DORAYAKI DI DORAEMON - Ieri, su questo sito, ho letto la ricetta dei dorayaki, i dolcetti di cui va pazzo Doraemon e ho deciso di provare a rifarli visto che per grandi e piccini, in casa mia, Doraemon è un must imperdibile!

I dorayaky sono dei semplici pan cakes, molto semplici da realizzare ma che seguono un procedimento diverso di conservazione che li rende più morbidi e spugnosi e li fa aderire gli uni con gli altri. Il ripieno di morbida crema al cacao li rende davvero unici al gusto!

RICETTA DORAYAKI - Per preparare 15 dorayaki (sono 30 pankaces) occorrono

  • 190 ml di latte
  • 200 gr di farina
  • 100 gr di zucchero
  • 2 uova
  • 2 cucchiai di miele millefiori
  • 1 cucchiaino di bicarbonato
Procedimento:

  • Nel mio adorato bimby ho amalgamato tutti gli ingredienti, prima ho montato le uova con zucchero e miele, poi la farina setacciata col lievito e, infine il latte a filo fino ad ottenere una pastella omogenea.
  • Ho fatto riposare l'impasto per 10 minuti e poi ho versato a cucchiaiate il composto nella padella fino ad ottenere dei cerchi.


 Non appena formano le bollicine in superficie vanno girati

  • Cuociono in pochissimo tempo

  • Poi li ho messi a riposare tra due fogli di carta da cucina intrisi d'acqua 
  • Li ho accoppiati a due a due dopo aver messo al centro di uno un abbondante cucchiaiata di crema al cacao.
  • Li ho chiusi nella pellicola trasparente ad uno ad uno in modo che rimanessero belli morbidi.


 E poi in casa sono stati divorati a tempo di record.





 

domenica 27 luglio 2014

Occorrente per la prima elementare: aperta la caccia al risparmio!


 OCCORRENTE PRIMA ELEMENTARE: Sono ufficialmente incominciate le offerte per la scuola 2014-2015. Noi quest'anno siamo fortunatissimi. Non acquisteremo nulla! Lo scorso anno, proprio in vista della prima elementare, avevo fatto una bella scorta di cancelleria e quaderni che non mi era servita a nulla!

Ecco cosa serve veramente:
  1. ZAINO: la giungla dello zaino perfetto è difficile da percorrere. Con trolley, senza trolley, robusto, capiente, con spallacci, di buona marca o con i personaggi dei cartoon. Insomma. Inutile dire che, difficilmente, lo zaino che acquistiamo in prima elementare potrà durare fino alla quinta. I gusti dei bambini cambiano e già a metà della prima elementare le amate winx verranno sostituite da violetta, ben ten dagli skylanders e così via. Dunque meglio optare per uno zaino comodo, robusto e capiente seguendo le offerte del momento. Il trolley in prima elementare serve a poco. Non c'è una mole di libri da portare ogni giorno e, come nel caso di mio figlio, le aule potrebbero essere troppo strette per contenere i trolley. A Matteo ho dovuto acquistare uno zaino senza trolley in corso d'anno da tenere dietro lo schienale della sedia in classe. In molti ipermercati si trovano gli zaini seven, con o senza trolley, a partire da 49 euro.
  2. ASTUCCIO e DIARIO: non è un accessorio che potete acuistare subito. Molte maestre, infatti, chiedono quello a una o due zip mentre in commercio si trovano più facilmente quelli a tre zip. Rischiate di fare un acquisto inutile. Mentre, invece, potete prenderne uno a bustina per contenere la cancelleria in più: una gomma, un temperamatite più grande (in prima vogliono quello chiuso che nell'astuccio non entra) e matite di scorta (se ne perderanno molte). Il diario in prima elementare non occorre, le maestre adottano un quaderno piccolo a quadretti per comunicare gli avvisi.
  3. MATITE E COLORI: Non lesinate culla qualità. In prima elementare si usano una quantità di matite colorate. Acquistate pacchi da 12 colori, se trovate colori sfusi prendete tanti rossi, gialli e celesti che sono quelli più utilizzati. Non prendete pacchi da 36 o 24 colori pensando di risparmiare. Nell'astuccio non c'entrano e i bambini non hanno bisogno di 4 tipologie di rosso. Per loro il rosso è uno e utilizzeranno solo quello! Anche sulle matite non lesinate sulla qualità: è importante che abbiano una buona impugnatura perchè i piccoli di prima elementare scriveranno soprattutto con le matite e non con le penne. 
  4. PENNE CANCELLABILI SI O NO? I bambini le adorano, a loro piacciono di tutti i colori. La maestra di mio figlio le utilizzava per dividere le sillabe e noi le abbiamo usate tanto. le repley hanno la punta fine mentra le tratto cancellik sono più morbide e tonde e hanno più colorazioni. Noi abbiamo preferito le seconde.
  5. CANCELLERIA VARIA: In prima elementare si utilizza tanta colla in stick. Acquistatene in quantità. Si utilizzano tante gomme da cancellare, etichette adesive, copertine trasparenti per i quaderni e i libri, insomma, cercate di trovare le offerte sulla cancelleria che poi non troverete più se non nelle cartolibrie scolastiche.
  6. QUADERNI: I quadernoni a righe di prima elementare si utilizzano anche in seconda. Se trovate offerte sotto l'euro per pezzo acquistatene in quantità. La stessa cosa non vale per i quaderni a quadretti: le maestre potrebbero volere quelli da 1cm o quelli da mezzo cm. Quindi meglio aspettare la riunioni di inizio anno.
  7. LIBRI: Se i vostri figli frequentano una scuola pubblica o privata paritaria, potete già prenotare i libri, in maniera gratuita, presso la cartolibreria del paese. Ad inizio anno vi verrà consegnato un cedolino da dare alla cartolibreria.
  8. GREMBIULI: Ne occorrono almeno 3, blu per i maschietti e bianchi per le femminucce. Si sporcano con una facilità incredibile. Acquistateli di buona qualità, dureranno per tutto l'anno scolastico.
  9. ABBIGLIAMENTO: Mi raccomando di mandare sempre i bimbi a scuola con un abbigliamento consono. No a cinte, scarpe con i lacci, mollette per capelli e accessori che possono perdersi, ingombrare, far male ed essere usati in modi imprevedibili. Acquistate delle tute da ginnastica da far indossare sotto il grembiule solo per andare a scuola, garzate per la mezza stagione con maglia a maniche corte e un pò più pesanti per l'inverno con maglia a maniche lunghe. Sotto il grembiule la felpa non serve, meglio un giacchetto con zip da mettere sopra se il bambino dovesse avere freddo e che poi può togliere al bisogno.
 

giovedì 17 luglio 2014

Il potere delle risate a crepapelle (e delle amiche)

Ridere.
Di cuore, di gusto, fino a quando le mascelle e le mandibole ti fanno male e rimani piegata in due senza fiato. (un pò colpa anche della mia ultima bronchite!)
Ridere ad uno sguardo, ad una battuta, ad un autobus.
Ridere.
Quante volte dimentichiamo il potere salvifico e taumaturgico di una risata di cuore.
E' lunedì mattina e arriva un invito a cena. Così. A Roma si dice cotto e magnato. E andiamo.
Roma è grande ma pare che la zona di S. Giovanni vada bene a tutte, anche a me che vivo ad Albano Laziale.
Un filo di trucco e un filo di perle e via.
Arrivo e tengo il posto al suv della Petragna. Che con la mia fortuna sfacciata trovo parcheggio davanti al ristorante. Lei arriva subito dopo e io trovo un secondo parcheggio 10 mt più avanti. Loro, invece, parcheggiano a un quarto d'ora dalla fine del mondo e arrivano dopo 20 minuti.
Ci sediamo a tavola e già cominciamo a ridere. Perchè Federica sta sempre a piagne. Ma che se piagne! (Ha lasciato i bambini dai nonni e li vede solo nel week end) Non credo Federica riuscirà più a piangere pensando a noi che la prendevamo in giro...poi è arrivata la cena.
Sono a dieta. Ed è stata la mia volta circa le battutacce.
Finito presto il mio turno...perchè, senza motivo apparente vediamo un autobus che si ferma in mezzo alla strada. Federica corre verso l'autobus, sale, #bacialautista e torna a sedersi come se nulla fosse. (Poi scopriremo che l'autista era suo marito!)
Ecco che tutte abbiamo cominciato a chiedere a voler sapere, a ridere. E ridere ancora. E io volevo fermare tutti...e ideavo un programma di risanamento Atac, con fondi europei, in cui, ad ogni ristorante su linea, l'autista si fermava a baciare una delle commensali...

Molto spesso siamo presi dal lavoro, dalla famiglia, dai problemi quotidiani. Entriamo in una routine fatta solo di doveri.
Ma ridere di cuore, senza problemi, per una serata intera fa la differenza per tutta la settimana. Oggi è Giovedì. E io ancora rido.