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domenica 28 ottobre 2012

Mantello da vampiro fai da te

Matteo ha sempre adorato mostri, streghe e vampiri.
Ad Halloween andrà ad una festa organizzata in una ludoteca del paese in cui viviamo e ho pensato di riciclare il mantello del vestito di Harry Potter per farne uno da vampiro.
Come vedete dalla foto ho coperto lo stemma di howards con un teschietto in modo che nessuno (a parte voi) sospetti che è un mantello riciclato!
Ecco come fare la manica da pipistrello:
Prendere 2 quadrati di feltro (intanto accendete la colla a caldo)
Poi piegateli a triangolo
tagliate due mezze lune su uno dei lati del triangolo
e, una volta aperto il triangolo avrete una perfetta ala da pipistrello!!!
Incollatela con la colla a caldo sotto al braccio del mantello e...voilà!!

il gioco è fatto. Avrei potuto cucire le ali ma non voglio rovinare il mantello di Harry Potter. In questo modo, invece, una volta finita la festa, basterà staccare gentilmente l'ala e mettere il mantello in lavatrice per togliere i residui della colla.
Buon Halloween a tutti :)


mercoledì 24 ottobre 2012

La scelta della scuola elementare


Grande fermento in questi giorni (e così sarà per i prossimi due mesi) per decidere che tipo di scuola elementare dovrà frequentare Matteo.
Intanto, dopo un colloquio con il bravissimo e preparatissimo maestro della scuola privata, costosissima e inserita nella splendida cornice del lago di Albano, abbiamo deciso che no, anche se eravamo disposti a ingenti sacrifici economici per far frequentare a Matteo quella scuola, non fa per noi.
L'ambiente è troppo elitario e il bravissimo maestro, giunto all'ultimo ciclo, non ha garantito che finirà la quinta elementare.
E allora?

Se scuola pubblica deve essere tanto vale scegliere quella sotto casa e affidarsi al fato sperando di trovare delle maestre serie e motivate, DI RUOLO, che portino avanti la classe dalla prima alla quinta elementare.

Ma i dubbi non finiscono qui.
Scegliere il tempo normale fino alle 13, uno dei vari moduli con i rientri o il tempo pieno fino alle 16?

E si, perchè questo influisce su tutto il fronte.
Io credo che il tempo pieno, per come è strutturato oggi, non sia adatto ad insegnare ai bambini ad avere un metodo di studio che li aiuterà ad essere autonomi alle scuole medie con i compiti a casa.

Ed è anche vero che non ci è possibile andare a prendere Matteo tutti i giorni alle 13 per via del lavoro.

E dunque, in medio stat virtus. Stiamo valutando i due rientri settimanali in modo che una parte del lavoro verrà svolto a casa e una parte a scuola.

Questo comporterà un grande sacrificio a livello di organizzazione e gestione dei miei orari di lavoro.
Ma credo che ce la posso fare.
Andrò a conoscere presto, durante gli open day, le maestre delle classi che adottano il modulo delle 30 ore sperando in un riscontro positivo.
Spero anche che, con il progetto continuità che le scuole dell'infanzia portano avanti insieme alle scuole elementari, io abbia un riscontro positivo anche da parte delle maestre che insegnano oggi a mio figlio.
Inoltre spero anche che qualcuno dei suoi amichetti scelga il modulo delle 30 ore come noi.
Come vedete ho più speranze che certezze.
E voi? come siete messe?

sabato 20 ottobre 2012

Una au pair per noi!


Finalmente, dopo mesi di grandi discussioni in famiglia sui pro e i contro di questa scelta, siamo arrivati alla conclusione: che au pair sia!
Ma partiamo dall'inizio...

CHI E' UNA AU PAIR?

Una ragazza alla pari, o au pair, è una persona di età compresa tra i 18 e i 29 anni che vuole fare una esperienza di vita in un paese straniero, inserendosi in famiglia e vivendo all'interno di questa come se fosse la sua famiglia di origine.
 

PERCHE' SCEGLIERE UNA AU PAIR
  • Ho fatto la tata per una vita prima di laurearmi e mi ero sempre riproposta che, se un giorno avessi avuto una tata, l'avrei trattata in "un certo modo"...
  • Siamo una famiglia di persone allegre e solari, avere una ragazza in casa che vive con noi e ci da una mano ci fa piacere, non vediamo questa cosa come una intrusione nella nostra privacy. 

  • No, non sono gelosa di una ventenne dolce e carina che gironzola in casa!!!
  • In casa abbiamo una stanza in più per ospitare una terza persona e uno scambio culturale con una ragazza che viene da un altro paese arricchirà la nostra vita.
  • La nostra esigenza riguarda soprattutto le emergenze da gestire con Matteo, in realtà non abbiamo bisogno di una baby sitter che ha la necessità di avere un orario e un onorario, ma di un aiuto forfettario quando occorre.
  • Imparare una nuova lingua per matteo e migliorare il mio inglese è sicuramente un valore aggiunto alla scelta
DOVE SI TROVA UNA AU PAIR?

Ci sono numerosi siti dove poter trovare una ragazza alla pari, io ho scelto living au pair dopo aver girovagato per mesi nel web, perchè la mia amica alessia era molto entusiasta del servizio ricevuto e dalla sua au pair. Ed è proprio stata una scelta azzeccata!
La titolare dell'agenzia, Catia, è una persona disponibile, gentilissima, preparata e molto professionale.
Le ho mostrato dilemmi e perplessità via mail, lei mi ha mandato una scheda da compilare per capire meglio come aiutarmi, e poi ha cominciato a mandarmi una serie di nominativi con tanto di lettera di presentazione, e vita morte e miracoli della au pair.

QUANTO COSTA UNA AU PAIR?

Dipende da agenzia ad agenzia, il costo di iscrizione varia dai 50 ai 100 euro e la "paghetta" della au pair varia a seconda della disponibilità in casa che le si richiede e va dai 60/80 euro a settimana in su per un servizio di 20 ore giornaliere e 10 serali.

COSA PUOI CHIEDERE AD UNA AU PAIR?

Io ho un fratello di 23 anni che studia a Perugia. Quando viene a casa mia ne approfitto per fare quelle cose che con Matteo mi risultano difficoltose. Mentre lui gioca con mio figlio io mi dedico alle faccende domestiche o alla spesa settimanale, ritaglio del tempo per me ed il mio compagno e cerco di essere più rilassata sapendo di non dover per forza essere multitasking.
Alla au pair chiederò la stessa cosa: andare ad accompagnare e riprendere Matteo a scuola quando io non posso, stare con lui il pomeriggio a giocare, aiutare a mettere in ordine e, saltuariamente, qualche serata libera per me!
le offro, oltre alla sua "paghetta" settimanale un abbonamento in palestra, l'abbonamento ad autobus+treno+metro, una stanza per se' e uno scambio: io le insegno l'italiano e lei mi insegna la sua lingua

COSA UNA AU PAIR CHIEDE A TE?

Una au pair non è una colf e non è una baby sitter. E' una ragazza che vuole imparare uno stile di vita diverso dal suo, desiderosa di conoscere questo meraviglioso paese.

COME SI SCEGLIE L'AU PAIR?

In base alla scheda compilata da te e quella compilata dall'au pair, l'agenzia fa combaciare i requisiti e ti propone le ragazze fino a quando non trovi quella che fa per te.


Questa sera ho il primo colloquio via skype. Non so come andrà. Intanto incrociatevi per me!





giovedì 4 ottobre 2012

plum cake alla ricotta con pere e cioccolato

è buonissimo e molto soffice il plum cake alla ricotta che Matteo ed io abbiamo fatto ieri!

ecco gli ingredienti:

  • 250 gr di ricotta fresca
  • 100 gr zucchero (io ho usato quello di canna)
  • 100 gr farina (io ho usato quella di riso)
  • 1 bustina di lievito (io ho usato 200 gr di lievito madre)
  • 1 uovo
  • gocce di cioccolato
  • 1 pera
Tagliare la pera in spicchi sottilissimi e irrorarla di limone. Sbattere la ricotta con lo zucchero, unire l'uovo e la farina, infine le gocce di cioccolato e il lievito. Amalgamare il tutto (per chi ha il bimby  inserire tutti gli ingredienti nel boccale tranne lievito e cioccolato e mandare 1 minuto vel 5)
versare il composto nello stampo da plum cake e disporre sopra le fettine di pera.
ecco il risultato