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domenica 9 marzo 2014

Adolescenti e sesso


Ho letto su Il fatto quotidiano un articolo inquietante e ci penso e ripenso da 2 giorni.
“Finalmente mi hanno stappata!”, urla, correndo attorno alla rete con le braccia alzate. “Sì, sì: mi hanno sturata ieri sera”.
Queste le parole usate da una ragazzina di 14 anni, urlate in palestra davanti a tutti, per annunciare la perdita della sua verginità.
Non voglio fare la nonnetta bigotta. Ma l'articolo continua dicendo che le ragazze, alla fine dal primo anno di liceo DEVONO "darla via" per entrare nei gruppi fighi.
Non provano piacere perchè i ragazzi sono inesperti. Non lo fanno per amore nè per sesso. Lo fanno per sentirsi più fighe.
Pare che dispensino sesso orale nelle discoteche senza sapere a chi stanno elargendo i loro favori.

Ora le mie riflessioni non riguardano me stessa a 14 anni. In quarto ginnasio giocavo con le barbie e dormivo in piedi. Avevo dato il mio primo bacio e non sapevo cosa fosse il sesso.
Ma io penso che quelle figlie di 14 anni potrebbero essere le mie.
E allora mi chiedo: i genitori di queste ragazzine dove stanno?

Possibile che nessuno si renda conto di questo spreco di vita?

Scopare è come fumare una sigaretta”.- continua l'articolo- In che senso? “È una piccola trasgressione, nulla di più. Si fa per diventare grandi. Non che gli altri ti vedano poi diversamente, ma tu stessa proietti un’immagine più matura e di conseguenza entri nel gruppo più figo”. All’inizio c’è la spinta delle amiche: “Per chi te la stai tenendo? Guarda che se non la molli ti molla lui…E poi a qualcuno la dovrai pur dare, o no?”.

Ci penso e ci ripenso. Non riesco proprio a capire dove siano i genitori di queste ragazzine.
A 14 anni è normale che vadano in discoteca? La prima volta che ho messo piede in discoteca avevo circa 16 anni. E ho preso una coca cola. Non una vodka. Ma in discoteca danno la vodka ai minorenni? E fumano. Si drogano.
Come si fa a non accorgersi di quello che fanno queste ragazzine?

Mia madre mi sgamava con uno sguardo. Le madri di oggi non sgamano più? 

E mi interrogo sul perchè nessuno si renda conto di quale generazione stiamo crescendo.

Per leggere l'articolo integrale cliccare qui. 

Nel frattempo l'articolo del fatto quotidiano ha fatto il giro del web e mi sento di concordare con l'opione di chi crede che sia fuori luogo. Qui un bell'articolo di risposta.
Rimangono le considerazioni in merito alla mancanza di figure genitoriali attente.
Ma forse, la giornalista Borromeo, dovrebbe rivedere alcuni capisaldi del giornalismo, della sociologia, e della metodologia pedagogica.



3 commenti:

  1. Darla via cosi per usare il loro linguaggio...per cosa.per sentirsi grandi, per non essere.diversa...e un domani che ricordo avranno? No decisamente non mi piace questo modo di pensare.

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  2. ciao cara come stai?
    condivido pienamente cio' che hai scritto nei tuoi commenti su questo articolo squallido e sono convinta che PER FORZA non c'e' una mamma dietro.
    La mia "bimba" piu' grande ha 18 anni, la testa sulle spalle e ancora non e' stata "stappata", non fuma, non beve e non si droga pur andando in discoteca e conducendo una vita normale....i VALORI siamo noi che li trasmettiamo percio' sono convinta che anche se il mondo e' squallido allevare bravi bambini e' possibile..per fortuna
    ti abbraccio
    stefy

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  3. io invece ti consiglio la lettura di questo articolo http://www.softrevolutionzine.org/2014/borromeo-adolescenti-sesso/
    sinceramente non penso che quell'articolo della Borromeo sia serio, nè che possa essere inteso come uno studio sociologico sugli adolescenti di oggi. io ne conosco qualcuno, conosco genitori di ragazzi di quell'età, sinceramente non penso che sia quella la normalità. mi chiedo anche se quelle parole riportate siano vere, se davvero abbia intervistato quelle ragazze, e non perchè non è possibile che ci siano casi così, ma perchè l'approssimazione e la cialtroneria con cui l'argomento è stato trattato mi fanno dubitare della buona fede di chi scrive. credo davvero che la giornalista dovrebbe ritirare l'articolo e scusarsi con le 14-enni e con i loro genitori.

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