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lunedì 23 agosto 2010

Impariamo le tabelline???!!!

Andrea fa ripassare le tabelline alla povera Zoe, la nostra nipotina di 8 anni.
Se penso che io non le ho mai imparate mi viene da piangere pensando a lei che, invece, dovrà farlo per forza!!!
La mia maestra delle elementari tralasciava tanti lati del mio rendimento matematico perchè ero un mostro in italiano!!! e così, mentre osservo quei due ripassare tabelline e farsi i capperi degli altri (ma che ce frega a noi quante mele ha cristina o quanti sacchi di patate ha comprato luca al mercato???!!! che si fa i capperi suoi campa 100 anni!!!)

Comunque...quasi tutti i bambini hanno difficoltà nel memorizzare le tabelline, anche se ognuno usa un sistema conscio o inconscio per cavarsela. Qui scrivo il sistema che il mio dolce Andrea, il mio compagno per la vita, quello che legge libri tipo "la matematica dilettevole e curiosa" oltre che "angeli e demoni", sta usando con Zoe: una tabellina destrutturata (metodo Padvia), che stimola un automatismo inconscio di memorizzazione basato sull'associazione grafico-visuale delle due cifre che devono essere moltiplicate fra loro non in un ordine prestabilito, ma in quello che ogni mente preferisce ricordare.
Si parte costruendo una tabellina tradizionale che viene man mano trasformata, prima scomponendo in fattori i numeri e poi mescolandoli graficamente in modo casuale, casella per casella. L'alunno leggendo questa tabella sarà in grado di enunciare il risultato della moltiplicazione dei due fattori mentre visivamente li prende in considerazione, inconsciamente collocandoli nell'ordine che la sua mente preferisce e che gli costa meno fatica. Quando questo succede si può pensare che abbia acquisito il suo percorso ottimale con il minor spreco di energie.

Primo passo: costruire la tabellina come moltiplicazione dei numeri di riga per colonna



Secondo passo: prima memorizzazione della tabellina tradizionale


Terzo passo: scomporre in fattori


Quarto passo: destrutturare i fattori e usare la tabellina Padvia per memorizzare


Passo intermedio: uso di una tabellina mista come verifica dell'esattezza del calcolo mentale 

Per ulteriori informazioni consultare i siti da cui ho preso le info: 

7 commenti:

  1. Io conosco un'altro metodo per me più semplice,si utilizzand le dita di entrambe le mani,e l'ho già consigliato ad una nostra amica,mia figlia ha difficoltà di apprendimento ma le maestre sono rimaste di stucco quando la mia piccola le ha dette....tutto questo grazie ad una brava logopedista.Baci Giulia.

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  2. Ho sempre odiato le tabelline e tremo nel pensare che dovrò insegnarle a PF :-S
    ARGH!!!
    Grazie per la dritta :-)
    bacioni

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  3. si giulia, ho sperimentato il tuo metodo, me l'ha spegato la cara nostra amica...io non riesco comunque ad imparare le tabelline e sono fortunata ad avere un compagno matematico come andrea che insegnerà la matematica al mio posto!!!

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  4. io pure con le tabelline ero e sono una capra.... meno male che il maritozzo è più matematico di me!

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  5. Bella questa idea.....ma quanto ci mettono i piccini per imparare? devono memorizzare tutte le tabelle o le dovranno solo leggere ad alta voce? come si stimola la capacità mnemonica? non so se sono riuscita a spiegarmi.
    Perché se si tratta di studiarle a campanella che differenza fa?

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  6. la differenza dovrebbe essere, e ripeto che io non riesco a memorizzarle in nessun modo, che i bimbi, in questo modo, stimolano la memoria visuale, non solo con il risultato ma anche con i numeri da moltiplicare...

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  7. Certo che è bello condividere le nostre esperienze...mi piace tanto!!!!Oggi intanto con Aurora ripetiamo le tabelline.Un ultima cosa per il metodo che uso io per le tabelline dal 6 in poi va considerata una mano alla volta,prima i numeri sulla mano destra e poi quelli sulla sinistra.Bacioni!!!!!!!!!

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