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venerdì 4 giugno 2010

nun me lo toccà che me te magno!!!

La pedagogista mi sta inflliggendo dure punizioni psico-corporali ma io so che a tutte le mamme del mondo è capitato, (e se non è ancora avvenuto, accadrà!) di lasciarsi trasportare da quel senso perverso di protezione, di cui per altro non c'è nessunissimo bisogno, che spinge noi esseri pacifici e tranquilli, anche se qui non è il mio caso, a prendere posizioni degne di una sessantottina quando sentono che qualcun'altro sta INGIUSTAMENTE, riprendendo il proprio figlio.
Se ci ripenso mi sento ancora il sangue ribollire nelle vene!
NUN ME LO TOCCATE: ve lincio.
Premetto che evito spesso di avere contatti con altri genitori a scuola di Matteo, premetto che cerco sempre di fare il gioco delle 3 scimmiette: non vedo, non sento, non parlo...premetto che se apro il cancello e c'è qualcuno che vuole entrare a prendere il bambino dopo di me chiedendomi con cortesia "mi lascia il cancello aperto per favore?" io chiedo socchiudendo il cancello e travestendomi da sherlock holmes:" lei è il papà di?" e non lo faccio entrare finchè non risponde...fatte queste premesse..è accaduto.
RICORDANDO A TUTTI I GENITRORI CHE LEGGONO QUESTO POST CHE NON SI PORTANO I GIOCATTOLI A SCUOLA per evitare situazioni come quella che sto per raccontarvi, vado a descrivere il precipitarsi degli eventi.
Giovedì mattina
primo giorno di lavoro da maestra per la yummy...eccitazione e nervosismo.
Yummymummy e matteo entrano a scuola con qualche minuto d'anticipo, Matteo tenta la fuga, la mamma lo rimprovera, lui piange.
Entrano a scuola, matteo si calma, vede il suo amichetto di qualche anno più grande ed esclama:"guarda mamma, ha un grillo!!!" matteo si avvicina e il suo amichetto, nascondendo il grillo di plastica dietro la schiena esclama:"no, è mio!" L'altra mamma rimprovera il bambino, Matteo ci rimane malissimo e piange, yummymummy lo costringe alla porta del corridoio d'ingresso, gli dà un bacetto, gli promette una sorpresina all'uscita e lui entra in classe tra una lacrima e un sorriso!
L'altro bambino comincia a piangere alla porta dell'ingresso, la mamma lo segue dentro, e gli dice:"ma no, dai, la mamma non ti ha rimproverato (????)"davanti alla direttrice che chiede come mai il piccolo stia piangendo...la pedagogista tenta di trascinare via yummymummy ma non ce la fa...e l'altra mamma comincia:"quel bimbo ha detto:"guarda il coccodrillo e il mio bambino gli ha risposto:"non è un coccodrillo, è un grillo" e quel bambino(indicando matteo) glielo voleva prendere...." TUONI, FULMINI E SAETTE... yummymummy, inferocita, inbufalita, innervosita, come una vecchia comare di paese, redarguisce acidamente l'altra mamma..."le cose non sono andate proprio così...matteo si è solo avvicinato per guardare" ma lei non aveva visto yummymummy alle sue spalle che ascoltava...ha cominciato a farfugliare dicendo "io l'ho sentito, non ha detto è mio, ha detto è il grillo!" intanto il bambino continuava a piangere più forte, la direttrice era in difficoltà e, a quel punto, la pedagogista è riuscita a portare via yummymummy che continuava a ripetere:"non è possibile...ma che vergogna!!!" 

Yummymummy e la mamma di questo bambino si incontreranno di nuovo prima o poi.
E la pedagogista spera di non trovarsi nei paraggi.

Questa storia ci insegna che:
mio figlio conosce la differenza tra un grillo e un coccodrillo
il mio udito è sopraffino
non si portano i giochi a scuola 
non si varca la soglia della sala dell'accoglienza
non ci si mette in competizione con yummymummy...

la pedagogista vorrebbe dire che si dissocia dal comportamento diseducativo di yummymummy.
Ma la pedagogista non è mamma.

16 commenti:

  1. La pedagogista deve capire che se incontri una mamma stronza la devi rimettere a posto SUBITO o lei crescerà solo figli come lei: bugiardi e infingardi.
    ERGO la tua è stata un'attività socialmeente utile.
    Nel nsotro nido i genitori portano i nani fin nella sezione e chiacchierano, ciacolano, afferrano nani altrui in fuga, consolano quell'altro chiedendogli (subdolamente) di andare a coccolare il proprio che è un po' assonnato, ecc...
    C'è il genitore intelligente e quello idiota. tu sei quello intelligente, la madre del "grillo" quello idiota.

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  2. Ma dai, ci sono davvero mamme di tutti i tipi, per tutti i gusti! Io sono con te! Sul fatto di portare giocattoli personali a scuola non sono del tutto d'accordo con te. Al nido del Topastro permettono ai bimbi di portare i giochi e non sono mai capitate scene simili o peggio. Topastro spesso porta pupazzi, libri, automobiline e i giochi fatti da me come le bocce magiche, bastone della pioggia.... Lunedì ha portato al nido alcune delle palette-bacchette magiche che avevo fatto per la festa di compleanno, le ha distribuite ai bimbi che stavano arrivando e sono entrati tutti insieme in aula con le palettine. Le maestre però gli ricordano che devono mostrare i loro giochi anche agli altri bimbi e comuqnue dopo un pochino glieli ripongono nei loro armadietti. Penso che sia una bella cosa, magari imparano a condividere i propri tesori e per i bimbi piccoli che possono portare l'orsetto per la nanna è una consolazione. Però se a scuola di Matteo c'è una regola che stabilisce di non portare giocattoli, bisogna rispettarla!

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  3. sono super daccordo di non portare i propri giochi a scuola
    1 perchè non ritengo che tutti i giochi siano sicuri per una comunità di tanti bambini (quelli dell'asilo vengono controllati giornalmente), mentre quelli casalinghi seppur bellissimi possono essere pericolosi e se succede qualcosa a un'altro bimbo di chi è la responsabilità?
    2 per non mettere in difficoltà chi certi giochi non puo' permetterseli
    3 per evitare il senso di posseso che si puo' verificare
    Questo è il mio parere, Mattia e Sofia escono da casa tutte le mattine a mani piene ma sanno che i giochi li lasceranno in macchina e che quando li andrò a prendere saranno li' ad aspettarli

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  4. nell'asilo di pollon le maestre sono molto brave a fronteggiare ogni giorno le entrate con giochi propri e i bamibni, grazie a loro, hanno imparato che tutti i giochi che entrano a scuola sono in condivisione e non esiste è mio o è tuo.
    molto probabilmente, a inizio anno, anche i bimbi dell'asilo di pollon dicevano è mio...il problema è proprio quello...tutto ciò che è a scuola si condivide...non è mio non è tuo, è di tutti!!!
    anche matteo, come Mattia e Sofia, quando esce di casa ha le mani piene di cose che poi rimangono in macchina...
    ma questo post voleva essere un modo per dire al mondo: sono una pedagogista, è vero, ma se tocchi mio figlio divento la peggiore delle madri peggiori!!!

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  5. il problema è che proprio non imparano mai.. io sono rimasta allibita un anno in cui ho fatto i centri estivi per le materne dalla quantità di genitori completamente incapaci di impedire ai propri figli di portare un gioco a scuola.. cosa faranno tutti questi genitori quando i loro figli saranno adolescenti???

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  6. Hi hi, Yummy, hai scatenato un acceso dibattito come sempre! A me piacciono i tuoi post, centri sempre in pieno i nostri sentimenti e ci sentiamo in dovere di dire la nostra. Comunque pure io sono come te, ragionevole, razionale, calma e buona... ma se fanno un torto a mio figlio divento pure io una leonessa! Guai a toccare i nostri cuccioli! Ho paura che sia un istinto animale che noi mamme abbiamo ereditato appunto dalle femmine della specie animale ed è impossibile metterlo a tacere, prevale su tutto!

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  7. ahahah, hai ragione pollon!!!
    mi è dispiaciuto però, col senno di poi aver fatto quell'appunto acido!!!
    e la pedagogista è ancora offesa con me perchè le ho fatto fare una figuraccia!!!

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  8. Credo che la tua reazione è stata normalissima, anche io mi trasformo in leone quando si tocca mio figlio. Credo comunque che "l'altra mamma" "grazie al suo comportamento" avrà problemi con il figlio quando crescerà!
    Buon fine settimana,Renata.

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  9. avrei fatto assolutamente la stessa cosa, odio le ingiustizie e se poi queste sono nei confronti di mio figlio divento una belva!! comunque al nido di Matt non sono ammessi giochi.. e lo trovo giustissimo. dopo le prime volte in cui mi chiedeva di portare qualche giochino ed io sono stata ferrea nel negargli il permesso, ha smesso di chiederlo. Secondo me tutto sta nel non cedere mai.. buon we a te ed alla pedagogista :))

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  10. Premettendo che Anna Magnani a me mi fa un baffo (^__^) e che di solito dopo averli "magnati" li "risputo" pure.... ti consiglio di lasciare in macchina la pedegogista e far scendere la mamma per qualche giorno...si sa mai che la madre del grillo venga a chiederti spiegazioni!!!♥

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  11. ciaoo yummy daiii ... è vero i giochi all'asilo no alle mie bimbe è severamente vietato portarli in compenso mi portano dall'asilo a casa quintali di sassi nelle tasche!! Io mi fermo a volte a parlare la mattina con le maestre ma non giusto per parlare del + e del meno... sbaglio??? mah... ora come sta la tua pedagogista?? si è calmata?? .. cmque hai fatto bene a puntualizzare con quella mamma... che tipa??!!!!
    baci
    barbara

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  12. ehm... perchè sbagliato? avresti dovuto lasciare che la tipa mettesse in cattiva luce tuo figlio per far bello il suo? a che pro? perchè poi la maestra che non aveva assistito alla scena, fidandosi della versione della mamma-stronza, rifilasse una ramanzina a tuo figlio?
    io non ci vedo niente di sbagliato: se qualcuno va a dire qualcosa di non vero sul mio conto mi sembra il minimo correggerlo, davanti alla stessa persona con cui mi sta diffamando, se possibile. sbaglio?

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  13. Io a Leonardo ogni tanto permetto di portare a scuola un suo gioco ma sa già che se lo porta deve dare la possibilità agli altri bimbi di guardarlo, toccarlo e giocare con lui altrimenti non se ne parla più.
    A proposito di mamme s...e c'è un bimbo che picchia tutti e la sua di mamma non gli dice nulla e se per caso noi mamme lo riprendiamo (perchè stufe di vedere i nostri piccoli succobi di lui) lei si offende!!! Ma si può???
    Se non vuoi che gli altri ti sgridino il figlio, secondo me, ogni tanto dovresti anche riprenderlo.
    Certo che noi mamme quando ci toccano i figli diventiamo delle vere iene soprattutto se i figli non si meritano di essere ripresi.

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  14. Ciao Yummy, e se anche la pedagogista non avesse saputo gestire la situazione? forse doveva pensare ai due bimbi, distrarli un attimo ,portarli all'interno dell'asilo e permettere a voi di chiarirvi senza avere i bimbi che assistevano impotenti alla discussione no?però è solo una modesta opinione non voglio inseganre il mestiere a nessuno.
    p.s. anche io nella tua situazione mi sarei scagliata contro a quella mamma come un bulldog con tanto di bava alla bocca!sono dolce e carina ma se mi toccano ingiustamente sofia sono dolori.

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  15. Se ti può consolare, io mi sarei comportata proprio come te!
    Anche da noi non si possono portare giochi proprio per evitare simili situazioni. Non sempre i genitori seguono questa regola, ma le maestre fungono da "metal-detector": nulla sfugge alla loro vista e per chi sgarra sono guai (per gli adulti naturalmente non per i bimbi). Questo per buona pace di tutti!
    Dico io: se ci sono delle regole, sarà per qualche motivo? Giusto??!
    Baci baci

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