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martedì 19 luglio 2011

Compiti per le vacanze: A.I.U.T.O

La mia dolce nipotina Zoe, 9 anni e mezzo, la stessa che in questo post cercavo di salvare dalle tabelline, quest'anno è alle prese con i compiti delle vacanze. Siccome siamo insieme tutto il giorno, tutti i giorni, spetta a me l'annoso aiutino nel "compito dei compiti".
Ho fatto alcune considerazioni.
  1. Mia nipote impara più al supermercato facendo i calcoli sul rapporto qualità, grammi, prezzo che facendo problemi e operazioni sul libro.
  2. Importantissimi fondamenti di fisica sono stati appresi facendo il bagno nell'acqua del mare, astronomia e astrologia guardando le stelle la sera.
  3. La piramide alimentare, le buone maniere del vivere comune, la raccolta differenziata sono stati appresi sul campo, senza ausilio di un sussidiario
  4. Tantissima lettura, rielaborazione del testo, riassunti orali, memorizzazione di canzoncine e filastrocche e spelling completano la formazione teorica di mia nipote.
  5. Zoe ha integrato la formazione teorica con quella sportiva andando in bici, nuotando e facendo tuffi, andando sott'acqua, correndo sulla sabbia e facendo baby dance!
Quello che mi da sui nervi è il libro delle vacanze di mia nipote. Mi piacerebbe sapere per quale motivo nella piramide alimentare del libro il riso sia fra i carboidrati e non fra i cereali, perchè deve fare una foto del luogo in cui si trova in vacanza quando è risaputo che molti bimbi non vanno in vacanza, perchè deve descrivere i suoi nuovi amici delle vacanze quando potrebbe non averli. per quale motivo non ci sia l'analisi logica e grammaticale, perchè venga dato pochissimo spazio alla fantasia e all'immaginazione e perchè non ci sia nulla per descrivere eventuali progressi sulla fase motoria (tipo imparare ad andare in bici senza rotelle, imparare a nuotare senza braccioli... )
Per quale motivo devo sottoporre quotidianamente mia nipote agli esercizi del libro: noiosi, tediosi, inutili e sterili invece di insegnarle quello che credo importante con naturalezza e spontaneità?
So che voi potreste dire che non tutti hanno le mie competenze. Ma almeno in vacanza, caspiterina, lasciamo vivere i bambini in santa pace senza stancarli con questi libri ma cercando di dare loro solo il buon esempio.

e' un pò come se a noi, durante le ferie, il capo dicesse:"buone vacanze ma...per non perdere l'esercizio, ogni giorno devi sbrigare almeno 3 pratiche..." non lo trovereste assurdo voi???!!!

domenica 3 luglio 2011

Bon ton in spiaggia



SPUNTI DI RIFLESSIONE PER I MIEI VICINI D'OMBRELLONE:

1) L'ombra del mio ombrellone e mia e la gestisco io. Non la presto, non la cedo, non la mollo, nemmeno un pezzettino.
2) Le sdraio sono pesanti:  muovetele con cura al fine di preservare le mie caviglie e altre parti del corpo che non espongo al sole per pudore. le mie e quelle di mio figlio e mia nipote.
3) Non sono sorda, ci sento perfettamente, mi dispiace se il vostro tono di voce è così "naturalmente" alto, ma sono sicura che può migliorare per non farmi diventare innaturalmente sorda.
4) Quado vi spalmate la crema solare, fatelo in privato, sul vostro corpo, non è bello che lo spruzzo arrivi nel raggio di 1 km dal punto in cui è uscita quella roba appiccicosa e trasparente che chiamate superabbronzante. Io non voglio abbronzarmi.
5) Non salutatemi con la manina da sotto l'ombrellone mentre sono a fare il bagno mentre battete la sabbia dal vostro asciugamano sul mio...non sono vendicativa ma potrei diventarlo.
6) Se i vostri figli surfano a riva senza che voi ve ne occupiate e, disgraziatamente, quella tavola di legno dovesse urtare me o i miei bambini, so per certo che rimpiangerete il giorno in cui l'avete comprata.

7) Se ai vostri bambini piace tanto giocare a pallone e a racchettoni, c'è un centro sportivo poco più in là dove possono coltivare i loro passatempi senaza far male a nessuno.
SANTO SUBITO il bagnino che deve venire da voi ogni giorno a ricordarvi, con gentilezza, che in spiaggia non è permesso il gioco del calcio nè quello del tennis...nè, tantomeno, il surf a riva.
8) Come ultimo punto, come se fosse proprio una ciliegina sulla torta, non che sia ultimo d'importanza, volevo ricordare a mamme, nonne, zie e baby sitter che sostano negli ombrelloni limitrofi al mio, che io sono responsabile dei due bambini che porto con me: mia nipote e mio figlio. E si che sono bambini anche i vostri ma non potete mollarmeli e continuare a divorare giornali di gossip dicendo:"la mamma (nonna, zia, tata) è qui, se avete bisogno fate uno strillo" perchè, come al punto 3, gradirei non diventare sorda, e poi non c'ho scritto in fronte "baby sitter aggratisse".
Se mi alzo per andare a fare il bagno con i miei bambini non ho il dovere di guardare anche i vostri. Si, mi fanno pena se affogano e sicuramente li salvo ma...se mi dovessi distrarre? magari perchè nel frattempo sto badando a uno dei miei?
Se continuate a lasciare i bambini sotto il mio ombrellone senza il vostro controllo, potrei non dire ai miei di condividere i loro giochi, potrei optare per l'egoismo e la cattiveria, anche se ve lo dico con garbo, non vuol dire che non mi dia fastidio.
Se compro un gelato ai miei non è detto che debba comprarlo anche ai vostri.

Insomma, ho affittato una casetta vicino al mare (e all'ufficio, perchè vado in ufficio e lavoro da casa quando non sono sotto l'ombrellone a badare ai figli di tutto il vicinato) e vorrei che questa parentesi di 2 mesi fosse rilassante e divertente.
Aiutatemi, per favore, a realizzare questo piccolo desiderio. Grazie...

PS: il prossimo di voi che mi schizza con l'acqua gelida giuro che lo affogo.