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lunedì 16 giugno 2014

Arno Stern, dipingere per imparare ad essere

ARNO STERN E "IL CLOSLIEU" - Oggi voglio parlare di Arno Stern, ricercatore francese che ha dedicato tutta la sua vita allo studio della traccia naturale, ha creato nel 1946 uno speciale spazio di pittura che favorisce la libera espressione e lo ha chiamato “il Closlieu” (luogo chiuso, protetto).

Vorrei ce ne fosse uno in tutte le scuole, a partire dalla prima classe del nido per finire con l’università
LA STORIA DEL CLOSLIEU - Tutto inizia nel 1949 a Parigi, dove Arno apre il suo primo atelier di pittura. Lo chiama «Closlieu»: un luogo chiuso e privilegiato, dove temporaneamente ci si separa dalla realtà esterna.  Un ambiente discreto, in cui l' unico scopo del dipingere è il proprio piacere. Senza giudizi, senza domande, senza finalità. Alla base di questa esperienza c' è l'intuizione che la libertà d' ispirazione, coltivata in uno spazio protetto, favorisca la spontaneità dell' espressione. Dipingere nel Closlieu dunque «rigenera le facoltà creative, dando slancio ad ogni individuo affinché utilizzi le sue capacità e diventi autonomo», afferma Stern. E aggiunge: «Si pensa che con un pennello in mano il bambino impari a disegnare. Ma nel Closlieu, con un pennello in mano, il bambino impara ad essere» Questo spazio è particolarmente coinvolgente per l'atmosfera, per la luce che fa vibrare i colori, per le dimensioni ridotte che suscitano intimità e calore, per la grande “tavolozza” centrale che invita a prendere un pennello e intingerlo nel colore. Tutti questi elementi sollecitano in chi vi entra una forza d'attrazione molto intensa.


LA LIBERTA' E LA PITTURA - Il Closlieu è anche il luogo della continuità: sono presenti sempre gli stessi strumenti, gli stessi materiali, i gesti di chi dipinge e di chi conduce questa attività, che si ripetono all'infinito. Chi entra nello spazio di pittura scopre un luogo di libertà; il foglio bianco appeso alla parete consente a ciascuno (sia esso un bambino di 3 anni o adulto di 100) di esprimere liberamente in assenza totale di giudizio o interpretazione. L'uso corretto degli strumenti e il rispetto degli spazi sono regole semplici ma funzionali, che permettono di acquisire sicurezza e autonomia.

Vale ancora la pena di sottolineare che la proposta di Stern è molto vicina alle idee di Maria Montessori per l'assenza totale di giudizi e di stimoli diretti, per la modalità rispettosa verso le iniziative individuali, per il fatto di accogliere insieme bambini, ragazzi ed anche adulti senza che, proprio per lo stile di conduzione, i partecipanti scatenino competizioni, confronti, imitazioni. Insomma il Closlieu stimola l'attività individuale ed è un aiuto alla concentrazione in una situazione positiva di piccolo gruppo.

Come ricreare questo spazio in casa?

Semplicemente adottando il sistema della parete di sughero o di compensato se il bimbo è piccino, altrimenti sovrapponendo un cartellone piccolo su uno grande. Proteggete il pavimento.

Se volete, qualche anno fa, quando facevo l’educatrice al nido, ho messo i fogli attaccati sulle mattonelle del bagno in modo da essere già pronta a lavare i piccoli pittori!!! Siccome sono un po’ romantica, ho abbassato un po’ le tapparelle, acceso delle candele e messo un cd di Buddha bar…

Munitevi di un tavolino basso e riempite alcuni contenitori con le tempere. Fornite al bambino diversi strumenti con cui disegnare come spugnette, pennelli, timbrini etc… e lasciatelo libero di esprimersi…nella maggior parte dei casi il bimbo userà le dita.

Provate anche voi con lui…vedrete, sarà liberatorio!!!




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