Luglio ci ha portato questa triste sorpesa.
Dopo aver preso l'antibiotico per una settimana, il primo luglio, intorno alle 16, a matteo torna la febbre alta.
Da quando è nato è sempre stato in salute e mi ricordo di essere corsa al ps solo una volta.
E questa è la seconda.
Arriviamo al pronto soccorso in un attimo, decidiamo di andare all'ospedale regina apostolorum di Albano Laziale pensando che l'ospedale pediatrico Bambin Gesù è troppo lontano.
Quando arriviamo non c'è nessuno ed entriamo subito.
Una dottoressa molto in gamba lo visita, gli prende il battito e misura la febbre: 38.8
Dopo qualche minuto di auscultazione mi guarda negli occhi e prende il discorso un pò alla larga.
"ci sono 2 possibilità signora..." io la ascolto un pò confusa fino a quando dice:"oppure ricoverarlo...ho sentito dei rumori nei suoi polmoni".
E' la temutissima polmonite. Quella che mia madre mi diceva sempre:"non sudare che ti viene la polmonite, non correre che ti viene la polmonite, asciugati dopo essere uscita dall'acqua che ti viene la polmonite e non prendere aria che ti viene la polmonite"
Non ho mai fatto queste raccomandazioni a mio figlio. caspita. forse avrei voluto. Cerco di immaginare i possibili scenari che abbiano potuto causare la polmonite e me ne vengono in mente una infinità. Matteo in piscina che si asciuga al sole senza accappatoio, matteo che prende aria col finestrino aperto in auto, matteo che corre e suda...
Intanto, mentre penso di essere una pessima madre perchè mio figlio ha preso la polmonite, ci dirigiamo verso la nostra stanza, una bellissima bimba di nome G. ci sorride. Ha 8 anni, è molto dolce nel suo pigiamino rosa, i capelli biondi le incorniciano il viso e i suoi occhietti azzurri sono spenti. Sento bambini che piangono in ogni dove.
Per me è uno strazio infinito.
Mentre ci rifanno il letto andiamo a fare la lastra che conferma la diagnosi della dottoressa. Polmonite.
Poi ci fanno entrare in medicheria. Mettono l'agocannula nella mano di Matteo e cominciano a prelevare il sangue e lui urla come un pazzo e mi chiede aiuto. Mi sento morire. Mi viene da vomitare, da piangere, e da svenire. L'unica cosa che faccio è alzare la voce intimandogli di smettere di dimenarsi. Sentendo il mio tono autorevole si calma e ulula:"il mio sangue, il mio sangue che zampilla! aiutatemi, smettetela..."
Finalmente la tortura finisce.
Cerco di consolare mio figlio in lacrime che si guarda la manina con l'agocannula infilata.
E poi andiamo a giocare in camera sua. Si addormenta esausto alle 21 io prendo la sua manina con l'agocannula e cerco di tenerla in grembo...forse mi appisolo ogni tanto ma alle prime luci dell'alba veniamo svegliati. di nuovo prelievo, poi flebo, poi aerosol, poi visita, colazione...e così via. la vita dell'ospedale ti uccide.
Le infermiere sono tutte dolcissime. Soprattutto quelle che frequentano il corso per infermieri. Anche questa è una vocazione-penso tra me e me-come l'insegnamento.
Passa il primario. E' un uomo robusto, rassicurante, di un'età indefinita. coi bimbi ci sa fare. non ha solo una grande esperienza ma si vede che è appassionato.
Visita Matteo e dice:"signora mia, io vedo le polmoniti come lei vede i raffreddori"...domani sapremo se la polmonite è batterica o virale.
In sopedale c'è una bellissima Ludoteca. Personale specializzato ABIO fa giocare i bimbi che si lasciano andare a quella ventata di freschezza e allegria. Ci sono gadget per tutti e i bimbi escono dalla ludoteca felici.
Mille preoccupazioni mi tormentano e continuo a pensare a mia madre e alle sue mille raccomandazioni. che io non ho mai fatto a mio figlio.
In serata non mi sento tanto bene. Passo un'altra notte con la manina di Matteo in grembo.
Al mattino sono rintronata, ho freddo...Andrea viene a darmi il cambio. Aspetto il dottore che ci informa che la polmonite di Matteo è virale. un virus. niente colpa dei bagni, delle sudate, delle corse...Una volta a casa faccio una doccia e decido di misurarmi la febbre: 38. Sarà la stanchezza dell'ospedale. Prendo un antipiretico e faccio una lunga dormita. Tossisco. Cavolo.
è virale. Decido di andare a casa di mia madre. arrivo e ho un freddo cane. dopo qualche minuto la mia temperatura è 39,5.
nessuna coperta riesce a scaldarmi. nemmeno lo scaldino.
Passo la notte a pensare a matteo ed andrea in ospedale. la febbre scende con antipiretico e poi risale. Al mattino mi chiama andrea dicendo che Matteo è in uscita. Prendo appuntamento con la mia dottoressa.
POLMONITE.
ed eccomi qui. a letto. in convalescenza. non riesco a fare niente. ho il fiato corto e zero forze.
Questo post per dire che forse se sudi prendi la polmonite. forse se corri prendi la polmonite. se fai il bagno e non t'asciughi prendi la polmonite. MA ANCHE NO.
Intanto credo che diverrò un pò più apprensiva. lo dico mentre mi godo i millemila libri che non sono mai riuscita a leggere. e non vedo l'ora di stare bene.
Vi auguro di cuore di stare presto meglio tutti! Un abbraccione...
RispondiEliminaUn abbraccione. In questo periodo sono anch'io presa dalla febbre e ti capisco bene. Non sentirti mai in colpa per quello che fai o non fai con tuo figlio: fare i genitori è il mestiere più difficile al mondo che ti regala tante soddisfazioni, nessuno te lo può spiegare, insegnare è solo frutto del tuo istinto.
RispondiEliminaBuona guarigione. Tiziana
tanti tanti auguri di prontissima guarigione alla mamma...visto che il piccolo già sta meglio... e il fatto del senso di colpa viene sempre e comunque anche se quelle raccomandazioni gliele avevi fatte....
RispondiEliminaHo letto parte di questa storia su fb e non ho mai commentato ma vi ho pensato tanto! Mannaggia che esperienza per Matteo, non deve essere stato per nulla piacevole, per fortuna avete incontrato personale gentile. Spero che anche tu guarisca presto!|
RispondiEliminaIn questo periodo ne ho sentiti tanti con la polmonite e anche broncopolomnite.Devi solo aspettare che passi e nel frattempo ti riposi. Ciao Leti
RispondiEliminaMio marito ha preso due volte la polmonite (da adulto): una a settembre di otto anni fa, poco prima di sposarci. Gli hanno detto che la colpa era dell'aria condizionata e dei filtri sporchi sui mezzi pubblici. La seconda volta è stata a febbraio di quest'anno.
RispondiEliminaMio figlio piccolo, l'ha presa lo scorso ottobre (2 anni e mezzo). Non andava all'asilo, in ludoteche, centri commerciali o altri luoghi di aggregazione. Come hanno fatto a prendersela? "Eh, sa è un virus..." La risposta è sempre stata questa, per bimbo e marito. Nella mia zona (vicino a Torino) quest'inverno è stata una strage. Per fortuna non non siamo stati all'ospedale (a parte corse al PS, lastre, esami del sangue, visite, controlli, medicine su medicine), però vi capisco benissimo. Vi faccio tanti cari auguri. L'importante è che vi riposiate, soprattutto tu (i bambini se non stanno bene stanno calmi). Mio marito quest'anno ci ha messo più di un mese per riprendersi.
Auguri cari