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domenica 22 settembre 2013

Il declino della scuola italiana dipende da noi



Caos nelle scuole italiane: no alla diversità, no alla disabilità
Troppi extracomunitari? Un gruppo di genitori toglie i figli da quella classe.
Un bambino autistico? Un altro gruppo di genitori ritira i bambini da quella classe.
La giustificazione ufficiale è che la “disabilità” e la “diversità” rallentino i processi di apprendimento e questi genitori sono preoccupati che i propri figli non imparino l’abc.

Vorrei ricordare a questi genitori che esistono dei valori che devono essere insegnati prima dell’inizio della scuola, esistono messaggi ben precisi che bisogna dare ai propri figli.
Priorità imprescindibili. Come il RISPETTO.

RISPETTO dell’insegnante alla quale avete tolto la possibilità di dimostrare quanto efficace fosse il suo metodo educativo.
RISPETTO della disabilità e della diversità intesi come risorsa e non come problema.
RISPETTO dei vostri figli ai quali state insegnando che si può “scappare” quando qualcosa non ci sta bene invece di affrontare il problema. (magari potevano fare una battaglia per chiedere due insegnanti di sostegno, tanto per dirne una.)

Un bambino che vive in un ambiente multiculturale, a causa del “rallentamento” per colpa dei suoi coetanei extracomunitari,  tarderà di qualche giorno a leggere e scrivere ma imparerà a rapportarsi con la società in cui viviamo oggi, multietnica, con nuove festività e nuovi modi di mangiare. Nel paese in cui vivo, il 50% della popolazione è di etnia rumena. E i bambini rumeni parlano italiano meglio di molti di noi che parlano il  dialetto.
Un bambino che si rapporta con la disabilità dei propri compagni tarderà di qualche giorno a leggere, scrivere e far di conto, ma imparerà la solidarietà e apprezzerà la “fortuna” di essere nato sano e libero in un paese malato.
 
Andiamo verso il declino morale. Non siamo più in grado di guardare al di là del nostro orticello e non sappiamo cosa stiamo perdendo per paura del cambiamento che ci spaventa tanto.
L’importante è seguire il matrimonio di Belen, il derby della capitale, l’uscita dell’i-phone gold e le sfilate della milano fashion week.

Andate sonoramente a quel paese.
 

9 commenti:

  1. Grazie, grazie, grazie. Uno stupendo post! D'accordo al 100% con te!

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    1. Sono avvelenata e amareggiata. Ma come si può?

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    2. Non lo so Elena.... Giuro che non ho una risposta e non capisco il comportamento di certa gente. Ti posso solo assicurare che noi abbiamo fatto un solo anno di scuola infanzia comunale, l'ultimo, e c'erano stranieri, disabili, genitori con problemi lavorativi o di altro tipo... E' stato l'anno scolastico più bello, sentito, partecipato, e ricco da quando Samuele è nato!

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  2. Mi hai letto nel pensiero! Siamo troppo bravi a guardare nel nostro piccolo orto e non ci accorgiamo del caos che si crea attorno...

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    1. Ma se non dovesse piacere nemmeno la seconda classe? Credo che la prepotenza e l'arroganza di questi genitori sia comune un pò a tutti. Temo che qualcuno possa prenderli come esempio.

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  3. Per fortuna non tutti i genitori sono come quelli!
    Nella 2° elementare in cui si è inserito mio figlio quest'anno c'è un bambino che credo sia iperattivo (non ne sono sicura perché non ho ancora avuto modo di approfondire).
    I genitori con cui ho parlato per fortuna considerano la sua presenza e quella dell'insegnante di sostegno come una ricchezza per tutti i bambini della classe!

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    1. meno male! nella scuola in cui insegno c'è un bimbo down e 6 stranieri alcuni dei quali parlano italiano meglio degli altri. mi piange il cuore al pensiero che possano essere discriminati.

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  4. ho letto anche io di questi episodi...allucinante e neanche era iniziata la scuola e potevano basarsi su fatti concreti e problematiche a patto che ce ne siano state... anche in classe di mia figlia c'è un sostegno per un bambino ma non so quale sia la problematica...mia figlia ha solo notato che è + lento e che invece di guardare la lavagna copia sul suo quaderno (li hanno messi vicini da pochi giorni perchè in classe li fanno ruotare per conoscersi) io ho detto che forse non ci vede bene e allora guarda sul suo quaderno e di aiutarlo se ha problemi.. comunque una mia carissima amica ha il figlio iperattivo e hanno messo un sostegno...conosco il bimbo e non ha problematiche particolari secondo me le mamme appena vedono una maestra di sostegno storgono il naso senza conoscere i fatti...

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  5. E' la prima volta che ti leggo e ti stringerei la mano per quello che hai scritto!!!! Vivo in un piccolo paesello, una frazione, dove da settembre è partita una scuola dell'infanzia comunale. Io non ho esitato ad iscrivere mia figlia, quest'anno nei medi, per evitarle 40 minuti di pulmino andata e ritorno e perchè sono convinta che avere una scuola "di paese" sia un grande vantaggio per lei e per le sue amicizie presenti e future. Ci sono 40 bambini: metà italiani e metà stranieri... Non ti dico il caos sul giornale e le voci di paese, sembra che mandiamo i figli al ghetto! Fa schifo tutto questo... Mentre mi fa tenerezza la mia bambina che dice "sai, lei parla diverso da me!"...ma giocano insieme :) Vabbè, ne avrei da raccontarti...mi segno il tuo blog :)

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