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giovedì 15 luglio 2010

creatività parte terza


Stimolare la creatività

Quante volte avete detto “non toccare, ti sporchi” al vostro cucciolo?
E quante volte gli avete pulito le manine perché erano sporche?
A mio parere questo è il comportamento di noi mamme (a volte lo faccio anche io, d’istinto ;)) che maggiormente frena la creatività.
I bambini imparano a non toccare e a non manipolare per paura di sporcarsi.
Ed è proprio dalla manipolazione che parte la stimolazione della creatività.
E dunque, lasciamo che i bambini vadano ad esplorare ogni oggetto, stiamo ovviamente attente che ciò che toccano non sia pericoloso.
L’ostacolo più grande da superare per stimolare la creatività è che richiede una grande dose di pazienza.
Un bambino creativo vuole sperimentare tutto, difficilmente gioca con i giocattoli tradizionali perché a lui non interessa spingere un tasto per sentire un suono o vedere una luce accendersi. Questi giochi sono troppo prevedibili per lui. Non sono interessanti.
Un bambino creativo, al contrario, giocando col pongo, mette due striscette a croce e gioca con l’aeroplanino che ha appena costruito per mezz’ora, fa piste per le macchinine con il rotolo della carta igienica, apre l’acqua del bidet solo per osservare come scende nel buco, scava voragini nei vasi o in giardino e vuole riempirle di sassi, di acqua o di sabbia per vedere come funziona!!!
E per noi mamme è davvero impegnativo stare dietro ad un bimbo così.
Ma come fare per stimolarlo e per non reprimerlo senza andare al manicomio?
Premetto che io sono una creativa a lungo repressa, una di quelle bambine che creava i vestiti della barbie coi tulle dei confetti e con la passamaneria, una di quelle che a 8 anni chiese un kit per ricamare, una di quelle che con le scatole di cartone costruiva lettini per bambole, palazzi di barbie e quant’altro.
Se non fosse stato per i miei vestitini rosa confetto con velate calze in tinta, avrei passato ore e ore a giocare col brecciolino ai giardini pubblici mischiandolo col fango e con l’erba per preparare fantastiche tortine!!!
Dunque ho giurato a me stessa che mio figlio non avrebbe mai avuto indosso vestiti scomodi o che non potevano sporcarsi!
E questo è il primo passo.
Dopodichè cerchiamo di utilizzare la mia cara pedagogia del compromesso: se il piccolo vuole travasare la terra, non diciamo subito “no” ma forniamogli un’alternativa:”ti va di travasare i fagioli (o la pasta o il pop corn)” oppure seguiamolo nella sua creatività e stiamo con lui in bagno: invece di guardare l’acqua che scorre forniamogli un imbuto e qualche bottiglietta, ciotoline e contenitori per poter sperimentare le proprietà dell’acqua nel bidet.
Non compriamo il pongo ma facciamo con i piccoli torte e pizze, biscotti e pasta in modo da unire l’utile al dilettevole.
A volte non ci fermiamo a pensare al lato giocoso e creativo della vita, al lato puramente ludico…purtroppo i mille ruoli che dobbiamo ricoprire non sempre ci permettono di farlo. se ci mettessimo anche noi accanto ai nostri cuccioli a guardare il mondo con i loro occhi curiosi, senza dare nulla per scontato, coglieremmo tante sfumature che di solito non vediamo…

5 commenti:

  1. Osservare la curiosità e l' interesse che, dai loro occhi, squarcia ogni banalità e controversia...Li conosco quegli occhi; li guardo, umilmente e in silenzio, e me ne innamoro. Auguro a tutte le mamme di goderli, seguendo, magari, i tuoi consigli...

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  2. Giustissimo!!!
    All'imbuto per giocare con l'acqua non ci avevo pensato, grazie!
    Il resto più o meno cerco di farlo, ma a 3 anni ogni tanto devo anche dirgli di stare attento a non sporcarsi... o no? Rimando a dopo i 6 anni?

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  3. hai perfettamente ragione... i NO ci vogliono ma ogni tanto li lascio dar sfogo alla loro creatività,,questo periodo soprattutto con l'acqua...certo le regole ci vogliono anche perchè poi non sanno come comportarsi quando si trovano aldifuori del cerchio familiare, ma sono bambini e questo forse a volte ce lo dimentichiamo....

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  4. Anna ha passato tutto il tempo nei primi bagnetti a travasare da due mini bottigliette, sarebbe andata avanti all'infinito, se non fosse stato per il freddo l'avrei lasciata fare... raramente le dico di stare attenta a non sporcarsi, solitamente è vestita comoda e... succeda quel che deve succedere... è impegnativa, ma adoro esserle vicina e rivedere tutto con l'entusiasmo dei suoi occhietti! un abbraccio a tutte!

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  5. io, memore dei miei genitori (non far questo, attenta, no, ti sporchi, mangia bene, non lo fare, poi ti devi lavare, sei pulita, attenta), lascio fare alla Spucci quasi tutto. Basta che non sia pericoloso, è l'unico limite che ha. Spesso con raccapriccio delle altre mamme che la vedono sdraiarsi nel prato per osservare le margherite, scavare la sabbia e farsela passare tra le dita, disegnarsi coi pennarelli (ovvio, quelli per bambini). E' sempre vestita piuttosto comoda, non trasandata o spiegazzata. Sempre pulita (almeno, la mattina) stirata, ma comoda.
    A pensarci bene la invidio pure un po', la Spucci :-)

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