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giovedì 23 giugno 2011

La fine della scuola

Non ci saranno foto di maestre in lacrime, recite e lavoretti.
Io odio le recite prima delle elementari. Sono un momento di vanità per i genitori e un enorme stress per bambini e maestre. Magari a qualche bambino piace farle ma, vi assicuro, alla maggior parte no.
Matteo odia disegnare. Siamo ancora alla fase dello scarabocchio, in compenso è bravissimo a fare travasi e manipolazione, sta lì ore e ore a costruire robot e rifugi con le costruzioni. Conosce i numeri e le lettere e vorrebbe imparare a leggere e scrivere ma non mi sento ancora pronta per insegnarglielo...Ma il disegno è il suo punto debole. I lavoretti sono tutti incentrati sul disegno. Non si portano mai a casa cartelline con oggetti in pasta di sale o cartone...ma solo schede in cui il bambino è stato bravo a rientrare nei margini e a colorare per benino. Non mi interessa.
Matteo ha smesso di andare a scuola il primo Giugno. Per scelta personale. Lui non ha mai amato molto la scuola. Ogni mattina si sveglia in un mare di lacrime perchè sa che DEVE andare. Non dipende dalla scuola in sè, ne ha già cambiate 3 e sempre con lo stesso risultato.
"Perchè?" gli ho chiesto esausta una mattina"perchè non vuoi andare a scuola?"
e lui mi ha risposto, tra un singhiozzo e l'altro:"perchè non è giusto che io devo fare le attività quando vogliono loro. Io voglio fare le attività quando lo dico io!!!"
Diamogli torto. Come si può? magari tu stai facendo un bel gioco, magari stai finendo di costruire un ponte di costruzioni e la maestra ti chiama dicendo:"metti a posto che è ora delle attività..." oppure:"metti a posto che è ora di andare in bagno"...come sempre non si rispettano i tempi dei bambini perchè bisogna uniformarli e scolarizzarli...
MA
Non sono ancora pronta per l'homeschooling. Mi sono fatta forza fin'ora e poi ho deciso. Matteo andrà a scuola da metà Settembre a metà Maggio. Più o meno 6 mesi se si tolgono le vacanze di Natale e quelle di Pasqua. Mi sembra un giusto compromesso. Quando lavorerò in ufficio e non da casa, potrò portarlo con me e in questo sono estremamente fortunata.
I miei vicini fanno domande a Matteo del tipo:"Perchè non vai a scuola? mica vuoi diventare un somarello vero?" "ma non ti annoi a casa tutto il giorno?"
No. Matteo non si annoia. Trascorre giornate meravigliose nei suoi "angoli di attività" C'è il tavolino per colorare e manipolare la pasta di sale, c'è l'Isola di Gorm e i Gormiti per vivere entusiasmanti avventure, c'è l'angolo delle costruzioni Lego e quello dei travestimenti, ci sono costruzioni di legno e l'angolo della cucina. E poi c'è il giardino in cui piantare, raccogliere e annaffiare ogni giorno. Seguendo i ritmi naturali di crescita senza costrizioni e forzature.
Oggi ho pagato la tassa di iscrizione alla scuola pubblica. ci godiamo questi 3 mesi di spensieratezza. La prossima settimana ci trasferiamo al mare coi nonni e la cuginetta definitivamente fino al 31 Agosto. Ogni tanto dovrò tornare in ufficio ma la bellezza del lavoro da casa mi permette di avere un ufficio ovunque ci sia una connessione. anche sulla spiaggia!
Non so se le scelte che sto facendo siano giuste o meno. Perchè l'istinto urla di non mandarlo a scuola ma la mia ragione mi impone di farlo per tanti diversi motivi. Perchè la scuola è maestra di vita, nel bene e nel male.


 pastrocchi con acqua, spezie e legumi
costruzioni mattutine!

14 commenti:

  1. Molto interessante questo post.
    Conosco una mamma che ogni tanto tiene a casa il figlio per goderselo, ma anche lui mi sembra contento.
    Io non potrei, perchè soprattutto il più grandicello ama la compagnia degli altri bambini e soprattutto fa molta fatica a giocare da solo. Non fraintendermi, io gioco molto con lui (anzi, soprattutto con lui e trascuro la sorellina), però è una condizione paralizzante se si resta in casa. Quindi, quando iniziano le vacanze stiamo fuori il più possibile e cerco di coinvolgerli nei miei vari compiti. A casa mi sento sempre un po' stressata.

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  2. si..ok..e l'aspetto socio-relazionale? la vita di comunità? star bene anche con gli altri? il tuo post mi piace per metà,,scusa la franchezza..però il tuo compromesso ci sta.

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  3. nì...la scuola dei miei bimbi fa disegnare tanto, ma fanno anche manipolazione, usano tanti materiali e i quaderni che ci hanno dato sperimentano tante situazioni...i miei twins adorano andare a scuola perchè le maestre sono affabili, gioiose e li capiscono...ci sono i pro e i contro in tutte le cose...ma se il tuo bimbo è + felice così fai bene ad assecondarlo..io magari x i miei se potessi li porterei subito al mare e non gli farei fare i centri estivi..purtroppo non ne ho la possibilità e allora ho cercato un centro che spero li accolga positivamente come lo scorso anno...tra corsi di gastronomia...corsi di musica..corsi di teatro,,tuffi in piccole piscine saranno liberi di scegliere l'attività che + li diverte in attesa delle meritate vacanze con i genitori...buone vacanze allora...

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  4. ah ...mi sono dimenticata il commento sulle recite...io invece le trovo divertenti soprattutto x i bambini. Io ho assistito a 4 recite,,, la 5° domani tra recite teatro, musica e scuola (tutte nella scuola di infanzia) e i bambini erano tutti contenti ed emozionati...può capitare che qualcuno pianga per la tensione ma insomma tutto è esperienza di vita e non lo vedo come un episodio traumatizzante...quando accade le maestre corrono dal piccolo se lo abbracciano e lo incoraggiano...bè forse ho avuto fortuna nella scelta della scuola.... baciotti

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  5. per sly: i bambini socializzano anche in altre situazioni! ad esempio quando praticano sport, vanno alle festiciiole...ti faccio un esempio: quando tu sei in ufficio mica socializzi con tutti! solo con quelli che ti aggradano di più!!! Per twins: i tuoi piccoli sono fantastici! se ricordi quando li hai portati da me...mentre un twin è venuto subito...l'altro twin ha avuto bisogno di un pò più di tempo! ecco. Buone vacanze anche a te!

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  6. Non si sa mai quale é la scelta giusta, ma sicuramente é giusto scegliere - poi si vedrá! fino a settembre passano ancora molte settimane, il bambino nel frattempo crescerá, fará nuove esperienze, avrá piú tempo per sé stesso ecc. e chissá che poi a scuola non si trovi benissimo. È stato cosí per mio fratello che davvero detestava la scuola materna e invece poi nella scuola "vera" si é trovato cosí bene (beh é anche vero che ha avuto molta fortuna con insegnanti e compagni di classe:)... Coraggio, intanto pensa positivo, e se va male si troveranno altre soluzioni... e godetevi l'estate e fate il pieno di cose belle! :)

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  7. Che bello questo post! Ho scritto le mie impressioni di fine anno scolastico in un recentissimo post e anche nella scuola che frequenta mio figlio ho notato che la giornata è perfettamente organizzata e c'è un momento per mangiare, uno per andare al bagno, uno per riposare, uno per fare i lavoretti, uno per cantare... E anche Samuele è ancora nella fase scarabocchio ma adora fare travasi con l'acqua, far finta di cucinare, costruisce oggetti di fantasia e canta tutto il giorno. Alcuni giorni fa mi hanno consegnato il quaderno dei ricordi del primo anno di scuola: 68 pagine! Fogli A3 pieni di disegni realizzati con diverse tecniche: dal collage alla macchia di pomodoro, disegni a tema, disegni monocolore... Anche tante foto, le storie che hanno drammatizzato, i momenti legati alla religione... Su alcune pagine sono incollate anche creazioni di pasta salata o altro materiale che hanno manipolato. Però la prima cosa che ho pensato, te lo giuro, ma non saranno troppi tutti questi lavoretti? Senza contare che dopo il riposino veniva proposto quasi sempre di fare un disegno, aspettando i genitori. Io avrei preferito che fossero lasciati un pochino più liberi di giocare e di inventare giochi tra di loro! Che avessero trascorso più tempo in giardino a correre e rotolarsi per terra. Magari esistono anche scuole dove il singolo bambino viene davvero considerato tale e gli si consente di scegliere cosa fare per almeno una parte della giornata. Sono contenta che tu possa scegliere di mandarlo a scuola solo per alcuni mesi e tenerlo con te il resto del tempo, mi pare un buon compromesso, sicuramente Matteo sarà contento di stare con la sua simpaticissima mamma! Il mio pupotto invece frequenterà il centro estivo comunale e sono molto curiosa per vedere la differenza con la scuola materna privata che frequenta in inverno. Ciao!!

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  8. Grazie claudia per il tuo bellissimo commento! I centri estivi mi piacciono tantissimo! le attività sono strutturate per essere fatte anche contemporaneamente e se qualcuno non ha voglia di fare il bagno in piscina può andare a giocare a calcetto!!! vedrai che Topastro si troverà benissimo!!! In bocca al lupo per le creattività!!! ti seguirò :))

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  9. MM ho letto sia il tuo post che quello di pollon e a questo punto ritengo di essere stata davvero fortunata con l'asilo di Stefano, hanno fatto un sacco di attività di tutti i tipi, dalla manipolazione, al tatto, all'olfatto con i colori hanno sperimentato tutti i sensi, ha natale non hanno fatto il teatrino ma una mini recita con canzoncine e babbo natale nel quale si sono divertiti tutti e non annoiati, per egoismo anche io dico che preferirei tenere Stefano con me tutti i giorni, ma so che da quando va all'asilo si diverte tantissimo e si è fatto un sacco di amici e ora parla pure con i vecchietti in posta..
    Non è che forse Matteo non vuole andare all'asilo proprio perché ne ha cambiati tre e non ha avuto tempo di relazionarsi? Sono d'accordo sul farli giocare, sul non insegnargli troppo presto a scrivere, ma forse dovresti farlo staccare un po' da te. E' difficile lo so...ma prima o poi va fatto

    E per pollon da noi hanno fatto riunioni individuali con tutte le mamme sia prima dell'inizio che durante l'anno.

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  10. Elegraf... da noi un solo colloquio finale. A me avrebbe fatto piacere farne uno a inizio anno e uno a metà, anche di soli 10 minuti. Perchè durante le riunioni collettive non è facile fare domande troppo personali.

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  11. Grazie Yummy, ti racconterò come va il centro estivo! Tra l'altro Topastro andrà proprio nella stessa struttura in cui sono stata io da piccola! C'è un grande giardino e una volta a settimana vanno al mare :-) E grazie per il sostegno, spero che sarà un gioco carino!

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  12. Elena: Non credo che Matteo debba "staccarsi" da me! E tenerlo a casa non è egoismo, è una grande responsabilità nei confronti di un cucciolo che chiede e a cui va sempre data una risposta adeguata!!! lui è in grado di relazionarsi con tutti. Non è nemmeno un problema delle scuole in cui è andato perchè erano ottime scuole. Il nido era uno dei miei, La sezione primavera e la scuola dell'infanzia avevano gli stessi bimbi. Matteo parlava coi vecchietti della posta a prescindere dalla scuola e la maggior parte dei suoi amichetti non è a scuola. Io non vedo un problema ma una difficoltà oggettiva. La causa non è in un comportamento sbagliato o in un trauma e io non la ricerco dicendo "forse se avessi fatto così.." Ci sono bambini e bambini. E non tutti maturano le loro abilità nello stesso momento. Io ne prendo atto e cerco di conciliare il mio istinto che dice "non mandarlo" alla mia ragione che urla:"mandalo" e vediamo come va con la crescita...

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  13. Mi piace molto il tuo post!

    Alla fine una scelta bisogna operarla, il resto del percorso si disvelerà da sé..
    la consapevolezza, la dedizione e l'attenzione che poni sono molto profonde, oserei dire, maternamente sacre!
    Grazie per aver condiviso i tuoi pensieri!

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  14. Credo che Giuseppe potrebbe trovare le stesse difficoltà di Matteo, anche lui non ama disegnare ma è più per attività manuali di altro genere (svita le viti con i cacciaviti :-) ed è per così dire uno spirito libero. Per questo (oltre ad altri motivi) vorrei non mandarlo all'asilo (dovrebbe iniziare a settembre) e mi piacerebbe fare homeschooling, ma sono in contrattazione con il maritino...Nel leggerti, però, mi vengono spontanee due osservazioni che ti lascio non per farti un appunto, ma perchè magari possono aiutarti a capire e a riflettere. Tu dici che non sei pronta per l'homeschooling, ma perchè lui dovrebbe esserlo per la scuola? I vostri bisogni non sono sullo stesso piano? Inoltre non penso che sentirsi frustrati ed oppressi possa essere una scuola di vita e prepari le persone a fronteggiare frustrazione ed oppressione...è vero che da adulti per esmepio sul lavoro ci si trova in situazioni di questo genere in cui anche se non ti va di fare una cosa devi farla etc etc ma da adulti si ha una personalità formata e si hanno o si dovrebbero avere delle risorse per fronteggiare queste situazioni che non ti vengono dall'averle subite nella prima infanzia quando ancora si ha una personalità in via di sviluppo. IO vorrei che mio figlio imparasse in questi anni a prendere contatto con i suoi bisogni e non ad omologarsi perchè vorrei che diventasse un adulto sicuro di sè...se sai chi sei puoi affrontare meglio le sfide del mondo e della società...potrei continuare a scrivere perchè l'argomento mi interessa e mi coinvolge molto, ma non voglio rubare troppo spazio. Spero che il mio punto di vista possa esserti utile nei tuoi dubbi.

    Ciao

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