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mercoledì 14 settembre 2011

Primi giorni alla scuola pubblica


Alla scuola pubblica non si fanno riunioni prima dell'ingresso, non si conosce l'insegnante che starà tutti i giorni con tuo figlio, non si sa nulla della didattica e dell'inizio della mensa.
Questo generava in me non poca ansia, calcolando che Matteo ha sempre pianto, tutte le mattine, da quando aveva 14 mesi per andare a scuola...mi ero rassegnata.
"Che vada come deve andare"
L'11 Settembre Domenica, Matteo ed Andrea (il mio compagno) hanno festeggiato il loro compleanno e Lunedì la sveglia ci ha sorpresi alle 7:00. Dopo 3 mesi e mezzo di vacanza si ricomincia con la routine.
Matteo guarda me e il padre e fa la solita domanda "oggi si va a scuola?" ed io rispondo di si con un filo di voce. Di solito scatta il pianto automatico. Questa volta no! "Caspita! e che è successo?" lui è felice e pieno di aspettative, camminiamo a piedi fino a scuola, mi chiede se posso entrare con lui, zaino in spalla e grembiulino, lo guardo saltellare e non mi pare vero...non devo trascinarlo più!!!

Sorride.
La sua classe non è molto ampia per 25 bambini ma ha 3 finestre (appena rifatte con le zanzariere nuove e pulite) che danno su un bel giardino ed è molto luminosa. I muri rovinati, il pavimento vintage, i banchi verdi, le seggioline arancioni, l'odore di scuola, i giochi nelle ceste e tanti piccoli che piangono...
e poi vedo la sua maestra, una signora ben vestita e truccata con gusto che mi liquida con un "buongiorno signora" e si china verso Matteo presentandosi:"Io sono la maestra Rossana e tu come ti chiami???!!!"
Lei gli tende la mano per entrare insieme in classe, lui lascia la mia e afferra la sua. Entrano e io rimango lì, a guardare, per un secondo. Poi lei si volta e mi fa cenno di entrare, guarda le pareti spoglie e mi dice:"quest'anno il filo conduttore delle attività sarà il trenino, ne ho già preparato uno, (che è l'unica cosa appesa) e poi seguirò un progetto sulla carta. Quanti anni ha Matteo?"
Io sono incredula, Matteo, il bambino piagnone, è sereno. Ha visto una cesta di gormiti, si è scelto un posticino e si è seduto a giocare.


Parlo un pò con la maestra Rossana di Matteo e poi mi siedo vicino al mio cucciolo felice.
Guardo lei, sola, con 25 bambini e altrettante mamme. Penso alla bellissima scuola materna privata in cui sono coordinatrice, dove abbiamo tinteggiato i muri in Agosto, dove per gli inserimenti ci sono 2 maestre in più, dove c'è una direttrice (molto brava e professionale) che stabilisce orari, modi e tempi per l'inserimento, che parla con i genitori, dove tutto funziona alla perfezione e senza intoppi. La maestra Rossana non sa con quale maestra lavorerà in compresenza perchè il ministero non ha ancora mandato nessuno. Ma lei è lì e sorride ai bimbi. Visto che Matteo è tranquillo decido di uscire per tornare alle 10:30. Lo saluto, lui mi fa ciao con la manina mentre continua a giocare. All'uscita, quando lo riprendo è felice e mi canta una canzoncina che ha appena imparato "questa scuola mi piace un sacchissimo!" esclama entusiasta.












8 commenti:

  1. bè mi pare un ottimo inizio..alla faccia delle nostre preoccupazioni di mamma...x l'organizzazione scolastica pubblica..stendiamo un velo pietoso ;)

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  2. la mensa comincia il 26...2 settimane di uscite alle 12:30...che incubo!!!

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  3. Dai che è un ottimo inizio! Da noi la riunione c'è stata, ma con un solo giorno di anticipo. La scuola è tutta colorata, ma ci hanno pensato le maestre, così pure per i materiali. Mio figlio ogni tanto un po' piange, ma passerà

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  4. Forse sono cresciuti...anche il mio bambino piangione è andato a scuola con il sorriso...
    Sono andata a prenderlo dopo pranzo, per aiutarlo a inserirsi gradualmente...mi corre incontro con un sorriso a pieno viso e la prima cosa che mi dice è "mamma, io non ho pianto, MAI! Mi sono divertito tantissimo...domani tornaimo?"
    Ora piango io :-)

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  5. Che bello, sono contenta che a Matteo la scuola sua piaciuta e non abbia pianto! E sai una cosa? Il mio bimbo lunedì 19 inizia il secondo anno di scuola infanzia in una scuola privata. Non ho idea di chi sarà l'insegnante, non so a quale classe è stato assegnato (i mezzani per motivi logistici vengono divisi: metà con i piccoli e metà con i grandi). E si pranza dal 3 ottobre. Fino allora si esce alle 12.30 senza pranzo. Ma sai che dico... sto pensando seriamente di fargli fare l'ultimo anno alla scuola pubblica!!

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  6. i miei sono andati alla scuola dell'infanzia presso le suore... con ari non mi avevano dato il posto nè nel comunale (per altro osceno) nè nello statale dove una maestra con i tacchi alti da sola guardava bambini dai 3 ai 6.... in una c'era buio buisissimo, in una non c'era la possibilità di dormire, ... quindi quando mi fecero sapere che l'avevano presa (il 18 settembre di circa sei anni fa..) presa dal panico corsi dalle suore... la scuola è grande, luminosissima, immersa in un parco secolare che ha la sua storia, le maestre sono giovani e carine, anche se i miei hanno avuto la fantastica Suor Maria, donnona materna e severa, che i bimbi adorano e temono allo stesso momento.
    certo, le paure sono quasi sempre più le nostre che le loro, i bimbi si adattano facilmente, ma ci sono cose ovvie che vorrei aver visto negli statali...e invece no... peccato per le maestre, sono sicura che ci siano persone meravigliose a fare il loro lavoro in condizioni tremende...
    da noi la mensa è iniziata subito (però è strano, di solito iniziava a metà settembre), e l'orario pieno inizierà dal prossimo lunedì.
    Un augurio di buon anno a tutti i bimbi... e anche alle mamme.. :)

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  7. I nostri bimbi sono pieni di risorse e sempre pronti a stupirci! In effetti anche la mia bimba ha fatto ingresso in prima elementare (a me piace chiamarla ancora così) senza che noi mamme sapessimo nulla, nemmeno l'orario di uscita... Ha pianto un pochino ma sono comunque orgogliosa di lei perchè rispetto ad altri bimbi ha una prova in più da superare visto che dall'inizio di agosto ha addosso un apparecchio acustico per via di un'ipoacusia bilaterale diagnosticata a fine giugno... In tre giorni si è abituata alla situazione, sa come comportarsi se la troppa confusione le da fastidio ed ha anche superato la sua timidezza... Io pensavo che sarebbe stato più difficile... Invece devo dire che sono orgogliosa di lei. Per come sta affrontando i primi giorni di scuola, per come ha preso la storia di questo apparecchio acustico che ci è caduto in testa tra capo e collo (ed ha messo più a terra noi che lei).... Sono proprio orgogliosa. Ed anche il piccoletto sa il fatto suo: quando entra in classe sembra un ometto in miniatura... Speriamo che proceda tutto bene!

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