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sabato 2 gennaio 2010

Il cestino dei tesori: elionor goldschmied


IL CESTINO DEI TESORI
un modo di giocare vecchio come il mondo ma di nuova concezione pedagogica



L'attività del Cestino dei Tesori nasce come esperienza di esplorazione sensoriale da un'idea di Elinor Goldschmied e si indirizza ai bambini nella prima fase di vita, quando verso il sesto o settimo mese cominciano a stare seduti senza appoggio ma ancora non si spostano nello spazio.
Secondo l'autrice si tratta di "uno dei modi più efficaci per incoraggiare i bambini nel gioco e nell'apprendimento" [E. Goldschmied, S. Jackson, Persone da zero a tre anni. Crescere e lavorare nell'ambiente del nido, Ed. Junior, Bergamo, 1996, p.106].
L'osservazione della frustrazione dei bambini non ancora capaci di spostarsi nello spazio - gli oggetti circostanti sono visti e sentiti, ma non sono raggiungibili - hanno portato la Goldschmied a pensare ad un'attività adatta a loro, ricca e coinvolgente.
La crescente consapevolezza e l'aumento dell'attività dei bambini di questa età determina un crescente bisogno di stimolazione attraverso i sensi: tatto, gusto, olfatto, udito, vista, e senso cinestetico.
"A quell'età i bambini staranno seduti più a lungo durante la giornata. Naturalmente molto del loro tempo sarà impiegato nel mangiare, nell'essere cambiati e lavati e noi vorremmo sottolineare l'importanza di prevedere un adeguato tempo per intrattenersi piacevolmente durante questi momenti di cura, che sono elementi di vitale importanza quando sono svegli.
Il primo oggetto di gioco di un bebè è il corpo della persona che se ne prende cura. […] Ma il bambino ha bisogno di avere l'opportunità di giocare e imparare anche quando non riceve l'attenzione individuale dalla persona che si prende cura di lei." [p.106]


Molto spesso, noi genitori, ci interroghiamo su quali giochi possiamo proporre ai bimbi piccini, questa è una attività adatta a stimolare la curiosità dei piccoli tra 6 e 12 mesi. A scuola i bambini ne sono attratti e non smetterebbero mai di esplorare il contenuto del cestino dei tesori. Unico requisito: il bimbo deve essere in grado di stare seduto da solo.

Ma a casa è molto più facile comporlo e capire che tipo di oggetti metterci dentro.
Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Il contenitore è un cestino basso, di robusta costruzione in vimini, senza maniglie. Gli oggetti che deve contenere si possono dividere in 6 gruppi:
•    OGGETTI CHE SI TROVANO IN NATURA: pigne, ecc…
•    OGGETTI composti DI MATERIALI NATURALI: gomitoli di lana, centrini di cotone, pennelli da barba...
•    OGGETTI composti DI LEGNO: nacchere, uova da rammendo, cilindri, palline, anelli per tovaglioli, anelli per tende, cucchiai e spatole, porta uova, grosse “perle” colorate infilate in una corda...
•    OGGETTI METALLICI: campanelli, coperchi di pentole, barattolini chiusi contenenti riso crudo e fagioli secchi, cucchiai di varie misure, chiavi...
•    OGGETTI IN GOMMA, TELA ECC…: borsellino in pelle, palle di stoffa colorate, piccolo orsacchiotto, bambole di pezza, astucci in pelle per occhiali, filo del telefono a spirale, mazzo di nastri colorati, palle di gomma...
•    OGGETTI IN CARTA E CARTONE: carta oleata, scatoline di cartone.

  Gli oggetti osserveranno le seguenti caratteristiche che sono quelle più stimolanti  a livello sensoriale per i bimbi piccoli.




Si tratta di una serie di oggetti adatti alla naturale inclinazione del bambino di scoprire ed esplorare: con una serie di oggetti così diversi il bambino potrà sperimentare una vasta gamma di materiali, dotati di caratteristiche sensoriali fra loro molto diverse, il bambino può avere ampie possibilità di chiedersi: “cosa è questo?” "cosa posso farci?" Vedrete i piccolissimi (6/7 mesi) che saranno attratti dalle chiavi di casa, dalle uova da rammendo, e vi stupirete tantissimo della fase che io chiamo del "controllo qualità": i bimbi sono iperattratti dalle targhette che fuoriescono dai peluches.

Questo è un gioco ripetitivo, che risulta sempre divertente; serve anche a far capire al bambino come gli oggetti possono essere presenti anche se spariscono alla vista e poi per magia riappaiono!!. Attraverso questo genere di esperienze che l’adulto offre al bambino, si avviano processi mentali abbastanza complessi: i bimbi capiscono concetti logici come vicino-lontano, dentro-fuori, affinano l'arte della prensione e la coordinazione oculo-manuale.
E’ molto importante offrire al bambino la più estesa scelta di esperienze sensoriali diversificate. Gli oggetti in plastica catturano poco l’interesse del bambino: anche se vivacemente colorati non favoriscono esaurienti esperienze sensoriali. Tutti gli oggetti del cestino dei tesori vanno accuratamente tenuti puliti, mantenuti in perfette condizioni, cambiando ciò che non è più idoneo a questa attività  affinchè questi giocattoli siano veri attrezzi da lavoro per i bambini. Se osserviamo attentamente il primo approccio del bambino con questi giocattoli, notiamo che li afferra, li succhia, e si può scoprire che quando incomincia a stare seduto più a lungo, superando la fase del mettere tutto in bocca, passa a quella successiva  di tenerli in mano ed osservarli. Il  cestino dei tesori si propone ai bambini che hanno un'età compresa tra i 6 e i 12 mesi. Quando si propone questa attività, la stanza deve essere priva di ogni altro gioco per non distrarre l’attenzione dei  bambini. A Scuola la si propone più volte alla settimana ( 2 o 3 volte ). La durata dell’attività varia da bambino a bambino secondo il suo interesse: quando ci si accorge che questo viene scemando l’attività si può definire conclusa. Le educatrici durante questo momento di gioco intervengono solo in caso di necessità, ad esempio in caso di “ baruffa” per l’accaparramento dello stesso gioco. Questa attività continua nella sezione medi  e in quella dei Grandi con il gioco euristico.




2 commenti:

  1. questo post è bellissimo, piacere sono una mamma, psicologa, che di lavoro fa la pedagogista e che ammette ora che è mamma che di bambini ci capisce davvero poco. un caro saluto

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  2. ciao mamma!!! anche io faccio la pedaggista e...come avrai visto dal titolo...da quando è nato matteo ho capito di non aver capito nulla!!!

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