Cinisi 32 anni dopo, nasce la Casa dei cento passi
Saranno consegnate oggi, in occasione del 32esimo anniversario dell'assassinio di Peppino Impastato, le chiavi dell'edificio dove viveva Tano Badalamenti all'associazione che porta il nome del militante di democrazia proletaria ucciso 9 maggio del '78 proprio su ordine del boss mafioso di Cinisi.
La cerimonia si svolgera' al termine del corteo per ricordare Impastato che quest'anno prolunghera' di cento passi (come il titolo del film) il suo percorso, fino a fermarsi davanti alla palazzina di corso Umberto nella quale Badalamenti abitava, a poca distanza dalla casa di Impastato.
Io non dimentico...
Nemmeno io. Abbiamo visto il film il mese scorso e non sapevo di questa notizia, grazie.
RispondiEliminaNon si può dimenticare chi ha avuto il coraggio di urlare che "la mafia è una montagna di merda"
RispondiEliminanon si deve dimenticare chi ha pagato con la propria vita la lotta contro la mafia...
un pensiero va alla mamma di Peppino, alla sua sofferenza per un dolore innaturale come la perdita di un figlio...
Ciao, io non ho mai visto il film ma mio film lo ha visto 2 volte, ha fatto una rappresentazione teatrale in merito e, quest'anno la sua scuola elementare di Monteu da Po è stata ufficialmente intitolata a Pepino Impastato, con tanto di sindaco, assessori, bimbi (ha partecipato la piccola, il grande è ormai alle medie), insegnanti e.... rinfresco!
RispondiEliminaIl tizio della cupola del consiglio ribadisce spesso che di mafia non bisogna parlare, perché lesiva dell’immagine del nostro paese. Il padrino si scaglia contro Saviano, contro la cultura dell’anti mafia che lo avversa, contro chi osa dire che la mafia è la garantita da lui. Lo sappiamo, ci sdegniamo, qualcuno lotta davvero, qualcuno si associa in maniera virtuale e solidaristica, qualcuno la vota e poi piange, quando crollano le case, quando la gente muore, quando lo stato mafioso ruba il bottino e si eclissa. Qualcuno esulta di fronte all’arresto eccellente, che ormai sembra più un regolamento di conti tra cosche che non una meritoria operazione dello stato.
RispondiEliminaIn fondo troppe volte siamo restati immobili e basiti davanti alle dichiarazioni di quel tizio senza vergogna e senza decenza, o dei suoi affiliati: Lunardi disse che con la mafia bisognava convivere, egli stesso, abbracciando l’unico senatore ancora in carica sebbene condannato a 9 anni per associazione esterna ad organizzazione mafiosa, ci ricordò che Vittorio Mangano era stato un eroe. E malgrado la morte di Peppino Impastato, non è successo niente; noi che abbiamo la pretesa di lottare insieme a lui, non abbiamo fatto niente.
E anche oggi mi sento colpevole per aver un’altra volta sorriso, nell’apprendere che col bene stare del ministro per i beni culturali sandro bondi ha prima sovrinteso i lavori del G8 alla Maddalena (i cui euri sono stati rubati dallo stato mafioso) e dopo si è occupato del restauro degli Uffizi. Eh, ma il ministro non andrà a Cannes, perché a suo dire, il film di Sabina Guzzanti “Draquila”, offende l’Italia. La mafia invece no.
Un altro colpo alla non lotta alla mafia lo darà tra poco il ministro della Giustizia Angelino Alfano, con il DDL intercettazioni, che ridurrà all’osso la percentuale di intercettazioni che un PM può fare.
Il guardasigilli dice che le intercettazioni vanno ridotte per una questione di privacy (cita a sproposito l’art 15 della costituzione), ma in Italia siamo circa 60 milioni e si intercettano circa 20.000 persone l’anno … possibile mai che i parlamentari non riescono mai a parlare al telefono con i restanti 59.980.000 persone???
Infine per ricordare e non dimenticare Peppino Impastato, Giovanni Falcone e Paolo Emanuele Borsellino guardatevi questi tre video:
http://www.youtube.com/watch?v=b5cZlvjssNI
http://www.youtube.com/watch?v=hi1dn_CImJU&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=k_RzX8Tab4Q
RESISTERE,RESISTERE,RESISTERE
senza parole..post e commenti notevoli.. Grazie di averlo condiviso!
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