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domenica 3 gennaio 2010

il piano dell'offerta formativa montessoriano

Stanno per partire le sezioni primavera dell'anno scolastico 2009/2010. Con un ritardo che fa spavento (dovevano cominciare a Settembre) e con meno fondi e contributi.
Visto che ho deciso di dedicare questa settimana al "credo" (guai a chiamarlo metodo!!! lei non voleva) Montessoriano, voglio pubblicare alcune parti del pof (piano dell'offerta formativa) che ho curato personalmente per la sezione primavera di una scuola Montessori di Roma.
Quando la sig.ra Franca mi ha chiamata per redigere il Pof mi sono emozionata nel vedere i classici arredi e i materiali che lei aveva creato. Sono difficili da reperire e molto costosi quindi, anche per il mio Matteo, ho optato per il cestino dei tesori ed il gioco euristico che partono dalle stesse osservazioni sul bambino.
Ecco una parte del pof:

Il Nido d’infanzia “Il bambino nel mondo” è un nido ad indirizzo montessoriano, pertanto le attività sono organizzate non in base a proposte o programmi, progetti, idee (anche creative) scelte dall’adulto, bensì è il bambino che, in un ambiente predisposto come spazi e materiali, sceglie e decide liberamente in base alle proprie attitudini, interessi, bisogni e spinte interiori.
Le educatrici sono custodi dell’ambiente di cui curano il costante adeguamento in base alle esigenze dei bambini “reali” che lo vivono.
Grazie alla loro preparazione e conoscenza approfondita delle tappe di sviluppo infantili, allo strumento dell’osservazione (che è lo strumento guida e costante del lavoro) offrono un’attenzione individualizzata ad ogni singolo bambino nel rispetto della sua personalità.
Le educatrici lavorano in equipe e curano la documentazione del proprio lavoro

Per la migliore attuazione dell’indirizzo metodologico, il lavoro dell’equipe si avvale della supervisione dell’Opera Nazionale Montessori e del costante aggiornamento e anche del confronto dialettico con altri indirizzi e metodologie senza preclusioni settarie, per favorire lo scambio delle esperienze e delle conoscenze, nella finalità primaria di favorire e sostenere il benessere, lo sviluppo di personalità, competenze, abilità di socializzazione e relazionali del bambino.

Obiettivi specifici di apprendimento

2 – 3 ANNI

• Rafforzare l’autonomia e la stima di sé, l’identità.
• Rispettare e aiutare gli altri cercando di capire i loro pensieri, azioni e sentimenti.
• Rispettare e valorizzare il mondo animato e inanimato che ci circonda.
• Cogliere le differenze tra maschi e femmine.
• Accettare le regole.
• Esprimere emozioni e bisogni.
• Favorire il rapporto adulti-bambini.
• Lavorare in piccoli gruppi.
• Scoprire l’esistenza dell’altro.
• Registrare i momenti e le situazioni che suscitano paura, stupore, diffidenza, ammirazione, generosità, ecc.

Corpo movimento e salute

• Conoscere lo schema corporeo su se stesso e sugli altri.
• Rappresentare lo schema corporeo.
• Maturare competenze di motricità fine.
• Muoversi con destrezza nell’ambiente e nel gioco.
• Controllare e coordinare i movimenti esprimendosi in base ai suoni, rumori, musica e indicazioni.
• Curare in autonomia la propria persona.
• Rispettare gli oggetti personali e l’ambiente scuola.
• Educazione alla salute con le prime conoscenze utili per la corretta gestione del proprio corpo,per l’assunzione di
positive abitudini igienico-sanitarie e alimentari.

Fruizione e produzione di messaggi

• Parlare,descrivere , con grandi e coetanei.
• Rivelare fiducia nelle proprie capacità di comunicazione
• Scambiarsi domande e esternare sentimenti.
• Ascoltare e comprendere brevi narrazioni lette.
• Riconoscere testi di letteratura per l’infanzia letti dagli adulti.
• Disegnare dipingere modellare.
• Imitare, riprodurre, inventare con il corpo e con la voce suoni, rumori,melodie,da soli e in gruppo.
• Utilizzare e fabbricare strumenti per produrre suoni e rumori.
• Esprimere emozioni, sentimenti,interpretazioni della realtà con il gioco simbolico e la drammatizzazione.

Esplorare,conoscere,progettare

• localizzare e collocare se stessi, oggetti e persone nello spazio.
• Eseguire percorsi sulla base di indicazioni verbali e non verbali.
• Ordinare oggetti,elementi in base a forma, colore,grandezza.
• Indurre il bambino ad esprimere ciò che ha visto, fatto e sentito con gesti parole o azioni.
• Coltivare i propri interessi e inclinazioni.
• Osservare chi fa qualcosa con perizia per imparare.
• Aiutare a fare e realizzare lavori e compiti individuali e in gruppo.
• Toccare, guardare, ascoltare,assaggiare,odorare qualcosa e riconoscere cosa si è toccato, visto,udito,odorato e gustato.
Ricercando la proprietà dei termini.
• Registrare regolarità e cicli temporali.
• Manipolare e costruire un progetto proprio o di gruppo utilizzando diversi tipi di materiale.

PROGETTO EDUCATIVO SEZIONE GRANDI
OBIETTIVI

Favorire lo sviluppo globale del bambino attraverso:


¨      Ambientamento al Nido

¨      Promozione del benessere psicofisico

¨      Favorire lo sviluppo delle competenze e delle abilità nel rispetto dei tempi e degli interessi di ognuno
¨      Contribuire alla formazione dell’identità personale e sociale di ciascuno in base alle proprie peculiarità
¨      Prevenire ogni forma di emarginazione di svantaggi psicofisici e sociali offrendo ai bambini adeguate opportunità di sviluppo
¨      La conquista dell’autonomia sia personale che relazionale
¨      La formazione dell’autostima come sviluppo della conoscenza di sé e della consapevolezza delle proprie capacità

L’AMBIENTE DEI GRANDI

ANGOLI DI ATTIVITA’

1.     Angolo delle attività della vita pratica


  1. Zona per l’arricchimento del linguaggio

  1. Angolo per l’ascolto della musica

  1. Angolo del gioco simbolico

  1. Stanza dell’acqua, delle attività manipolatorie e grafico-pittoriche

  1. Angolo dei travasi con sostanze granulose e con l’acqua

  1. Angolo del materiale sensoriale di sviluppo Montessoriano

Di non minore importanza dal punto di vista educativo sono gli ambienti del pasto, del sonno e delle cure igieniche

NELL’AMBIENTE PREPARATO IL BAMBINO PUO’:
STRUMENTI:
-         Trasportare
-         Sedie, tavoli, vassoi, piatti…
-         Aprire e chiudere
-         Scatole, astucci, cassetti, mollette per i panni
-         Avvitare e svitare
-         Tappi di bottiglie e barattolini di creme
-         Tagliare
-         Incollare
-         Carte
-         Figurine geometriche di carta, pezzetti di stoffa
-         Piegare
-         Arrotolare
-         Infilare
-         Carta, stoffa
-         Nastrini, tappeti
-         Anelli in supporti diversi: perle di legno, rocchetti, bottoni
-         Spazzare
-         Lavare
-         Apparecchiare la tavola
-         Travasare e versare
-         Grattugiare
-         Piccole scope
-         Tavolo, panni, stoviglie, bambole
-         Tovaglie, piatti, bicchieri, posate
-         Riso colorato, lenticchie, semolino, acqua…
-         Grattugia con manovella, fette biscottate
-         Asciugarsi
-         Pettinarsi
-         Vestirsi e spogliarsi
-         Asciugamanini
-         Pettini, spazzole e specchio
-         Telai delle allacciature

L’AMBIENTE EDUCATIVO MONTESSORIANO

  • E’ uno spazio studiato, costruito e preparato con oggetti e arredi proporzionati all’età, al fisico, alle capacità e alle esigenze motorie del bambino, perché, possa così essere attivamente utilizzato e padroneggiato;

  • Ordinato ed organizzato con punti di riferimento stabili e riconoscibili, perché, egli possa ricavarne una visione della realtà rassicurante e serena;

  • Accogliente caldo e calmo per facilitare la libera espansione degli interessi e delle esperienze del bambino;

  • Rilevatore dell’errore, che permetta al bambino di “ripetere l’esercizio” seguendo la sua spinta interiore dettata dalla natura, fino ad autocorreggersi.

Qualsiasi intervento educativo deve avere come premessa indispensabile la libertà del bambino, ciò significa per M.Montessori eliminare le costrizioni e gli ostacoli che ne impediscono l’armonioso, pacifico e normale sviluppo.

ACCOGLIENZA

L’accoglienza personalizzata di ciascun bambino rappresenta uno dei momenti qualificanti dell’incontro della scuola con la famiglia. Essa si esplica maggiormente nell’inserimento dei nuovi arrivati, ma rappresenta anche per tutti gli altri un momento fondamentale per ritrovarsi.


Obiettivi

• Conoscenza dei bambini (abitudini, comportamenti, preferenze)
• Accoglienza (serena, calma, festosa, rassicurante, positiva)
• Orientamento
• Superamento del distacco
• Comunicazione
• Appartenenza al gruppo
• Accettazione ed interiorizzazione delle regole della scuola
• Favorire l’autonomia
• Rafforzare l’autostima e la sicurezza di sé
• Recuperare i rapporti e le esperienze dei bambini già inseriti.

Attività e metodologia

• Canzoni e filastrocche
• Racconti
• Attività ludiche per conoscere l’ambiente
• Giochi di gruppo per favorire la comunicazione
• Organizzazione degli spazi personali
• Attività espressive, manipolative, creative.
Verifiche
• Reazioni alla nuova situazione ed orientamento
• Modalità di distacco reciproco
• Capacità relazionali
• Accettazione delle attività delle regole scolastiche
 
Gioco libero e gioco simbolico

Una parte fondamentale della psicomotricità è rappresentata dall’attività ludica.
Il piacere del gioco è prevalentemente legato alle esperienze sensoriali e motorie che il bambino stesso può provare.
Si parla infatti di gioco”sensomotorio” in cui tutte le azioni strutturano un approfondito rapporto con l’esterno.
Attraverso il gioco il bambino prova sensazioni e sentimenti, impara a conoscere se stesso, i propri limiti e progressivamente costruisce un’immagine positiva di sé.

All’interno dello spazio dedicato al gioco sensomotorio il bambino cerca liberamente, secondo le proprie attitudini, movimenti ed oggetti da esplorare, in questo modo le azioni sono ripetute e progressivamente interiorizzate.
Quando il gioco sensomotorio diventa gioco simbolico si è di fronte al momento in cui il bambino racconta di sé, delle proprie paure e desideri, attraverso i propri vissuti.
Con il gioco simbolico i bambini attribuiscono significati diversi agli oggetti ( il telo diventa il mantello di un principe coraggioso e il bastone il suo destriero), in questo modo si lascia spazio al desiderio del bambino di mettere in gioco le proprie fantasie, paure, richieste.

I giochi simbolici sono di ampio contenuto educativo e fondamentali per la genesi e lo sviluppo delle rappresentazioni fantasmatiche del bambino che anima gli oggetti adeguandoli ai propri desideri.
Durante gli incontri verrà presa in considerazione la globalità del bambino, unione della struttura somatica, affettiva, cognitiva, e verrà preferita la modalità tonico-emozionale, in cui il gesto anticipa ed integra il linguaggio.
Al fine di creare una situazione di benessere, fiducia e sicurezza i bambini verranno guidati in un graduale percorso di esperienza attraverso il gioco e il movimento.



1 commento:

  1. complimenti davvero ben fatto il tuo programma per la scuola dell'infanzia, anche io sono una ferma sostenitrice di maria montessori purtroppo da me a sorrento non ci sono scuole che la seguono ma solo qualche maestra "illuminata" non c'è niente di meglio che dedicarsi all'educazione dei bambini che siano nostri figli o meno

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