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venerdì 26 febbraio 2010

la pedagogia del compromesso e le cinque regole


Amiche,
è la pedagogista che scrive e ci tiene a ribadirlo fortemente!!!
nel post precedente affermavo che, in casa mia, vigono solo 5 regole che vanno assolutamente rispettate e su tutto il resto si chiude un occhio.
Notoriamente sono la pedagogista con la teoria del compromesso e tutte le mamme sembrano apprezzare questo approccio educativo, compresa me stessa...e far andare d'amore e d'accordo mamma e padagogista è una lotta intestina ogni giorno...
diciamo però che questa teoria piace a entrambe e si basa sul fatto che i bambini tendono a tirare la corda per vedere fino a che punto possono tenderla prima che si spezzi.
Di solito, quando si spingono oltre un certo limite, il genitore perde la calma e partono castighi e sculaccioni.
dunque bisogna evitare di arrivare a quel punto.
checchè ne dicano i libri, i bambini fanno i capricci, è il loro mestiere. Però non li farebbero se noi dessimo loro ciò che chiedono.
se vostro figlio chiede 10 e voi volete dargli 1 ecco come fare
1) evitare di dire "no" alla sua richiesta, a meno che non voglia buttarsi dal letto a castello per imitare bat man.
2) cercate di capire cosa vi sta chiedendo tra le righe (di solito ogni richiesta che fa un bambino è una richiesta d'attenzione. Siete al computer? state stirando? cucinando? telefonando? smettete e date retta al bambino)
3) cercate di capire esattamente il motivo della sua richiesta (se vuole una caramella prima di cena può essere un capriccio ma anche fame...)
4) dopo aver analizzato la situazione accontentatelo alla vostra maniera utilizzando un compromesso.

ad esempio:
vuole una caramella prima di cena? 
offritegliene matà da mangiare prima di cena e un'altra metà dopo aver cenato
vuole il giocattolo all'ultimo grido al supermercato?
ditegli che lo comprerete solo se vi aiuterà a fare la spesa e starà tranquillo nel suo carrello senza fare i capricci.
la formula è semplice: alla richiesta del bambino non va mai detto "no, non adesso, aspetta un attimo, dopo lo facciamo" e così via.
La formula giusta è:"va bene, ti do la caramella però una metà subito e l'altra dopo"
oppure:"va bene, ti compro il gioco però solo se ti comporti in un certo modo."
ATTENZIONE: NON è UN RICATTO MA UN DO UT DES, IN QUESTO MODO RAFFORZIAMO I COMPORTAMENTI POSITIVI A SCAPITO DI QUELLI INDESISERATI.
con i bimbi più grandicelli che fanno molte più richieste, si può stabilire di comprare il gioco solo se, per una intera settimana, riuscirà a rispettare le 5 regole...e farlo sarà divertente con l'utilizzo di una tabella come quella che avevo postato per pianetamamma
Che cos’è?
E’ una tabella con items (comportamenti) variabili, si può scrivere infatti ciò che si vuole ottenere dal bambino purchè il piccolo venga coinvolto nella stesura.
La tabella infatti non deve essere imposta ma concordata con il bambino poiché serve a responsabilizzarlo.
Consiglio di comprare degli adesivi con i soggetti più amati dal bambino (Hello kitty, Superman, Spiderman, Little faires ad esmpio) e, ogni sera, subito prima o dopo cena, fare attaccare al bimbo l’adesivo se si è comportato nel modo voluto oppure apporre una croce nera, ben visibile se il suo comportamento non è stato quello voluto. Ricordare che qualche croce è normale soprattutto all’inizio e deve essere sempre ben visibile al bambino che livellerà da solo il suo comportamento.
Ricordate al bambino che sta facendo ciò che gli chiedete e lodatelo spesso, ditegli quanto è stato obbendiente e non solo quanto è stato monello...purtoppo noi mamme tendiamo a punire i comportamenti scorretti e non ad elogiare quelli corretti. diamo sempre per scontato che il bambino si debba comportare bene. L'elogio serve al bambino per aumentare la sua autostima, per capire esattamente cosa gli viene richiesto e per farlo nella maniera corretta
A fine settimana, si può scegliere con il bambino la “ricompensa” che può essere un cartone animato piuttosto che un piccolo regalo.
A mano a mano il bambino non avrà più bisogno del "rinforzo positivo" (il regalino) per comportarsi bene perchè l'unico scopo dei bimbi è quello di compiacere i genitori!!!
Le cinque regole sono variabili a seconda di ciò che si vuole ottenere. e quelle cinque regole sono assolutamente imprescindibili e non si può chiudere un occhio mai, nemmeno se il bimbo è ammalato, se piange per più di un'ora etc...i bambini hanno bisogno di regole per sentirsi sereni, hanno bisogno di sapere ciò che possono e non possono fare.
le nostre personalissime cinque regole sono:
-non si urla
-non si picchia
-si mangia in maniera composta
-si dice sempre per favore e grazie
-si da sempre la manina alla mamma o al papà quando si va in strada
Come vedete non sono regole impossibili da rispettare, sono solo dettate da buon senso ed educazione.
e le vostre? quali sono? e come le fate rispettare?

5 commenti:

  1. I tuoi post sono sempre interessantissimi e spunto di tante riflessioni! Qualche settimana fa ho stampato una tabella dei rinforzi simile a quella che hai segnalato tu ma non mi sono ancora decisa a parlarne al Topo. Credo che seguirò il tuo consiglio e ne creerò una su misura in cui sono elencate le nostre regole. Le nostre regole generali sono simili alle tue:
    - non si picchia nessuno
    - si da la mano a mamma o papàquando si è fuori casa e non ci si allontana da soli
    - si mangia composti e senza giocare con il cibo
    - si aiuta a riordinare
    Non sempre riesco a farle rispettare nonostante io mi impegni tantissimo nel spiegare l'importanza ad esempio del dare la mano e non allontanarsi, ho anche provato a nascondermi quando il Topo si allontana troppo da me quando siamo al supermercato. Pazienza, pazienza, pazienza, ce ne vuole davvero tantissima. Ma non mi arrendo! Il metodo per rafforzare i comportamenti positivi funziona parecchio con il Topo. In cambio di un cioccolatino o un giocattolino da 1 euro è dispostissimo a dare una mano a riordinare o fare il bravo per tutto il pomeriggio. E anche io sono convinta che non si tratti di un ricatto.
    Il Topastro mi ha dimostrato che non è felice di fare i capricci e quindi di rendermi triste da molti mesi. Se lo sgrido alzando la voce o prende uno schiaffo (non spesso), si mette a piangere e la prima cosa che mi dice è: no, io bravo! coccole! bacio!

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  2. .....complimenti per il post,sei stata chiarissima,ed ora tocca a me fare il "mea culpa".....e sopratutto elogiare mio figlio,quando se lo merita ...perchè lo faccio molto poco,e mi serviva sta tiratina d' orecchi........grazie grazie......mi ispiri tanta fiducia......buona giornata Monica*

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  3. Grazie per questo interessante e utile post.Con Mimma non è molto facile far rispettare le regole,primo perchè ha un carattere forte che nemmeno gli sculaccioni fanno effetto e secondo perchè ha fratelli più grandi e non sempre riceve esempi adatti alla sua età.Le regole che le ho dato sono: non picchiare-stare seduti composti a tavola-riordinare-non allontanarsi da sola.Comunque per il resto lascio correre o facciamo compromessi,anche se spesso vengo criticata per questo,e se la brontolo per qualcosa richiede subito delle coccole per far pace.

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  4. Grazie per il post molto interessante!
    p.s. Passa da me c'è un premio per te!

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  5. le ultime due regole le uso sempre anche io per le altre tre...ops! non sono sempre seguite :-) tutto quello che hai scritto nel posto l'avevo già sentito dire anche da tata lucia rizzi tu la conosci? cosa ne pensi? io ho letto i suoi libri e la stimo e l'ammiro molto penso che come educatrice sia molto brava

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