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giovedì 18 febbraio 2010

la pedagogia è la mia vita; giocare a mimare la felicità



Quanto vorrei poter condividere tutte le idee pedagogicamente creative che mi frullano per la testa!!!
quanto vorrei poter scrivere nuovamente per pianetamamma...ma, tutto ciò che penso e sperimento va nel mio libro...e non posso postare nulla in anteprima perchè quel libro non è mio ma dell'editore a cui ho ceduto i diritti!!!
Oggi ho avuto un colloquio con la dirigente delle dirigenti, con la più alta carica educativa esistente a Roma, mi sono sentita privilegiata e onorata di avere la sua stima e spero possa nascere una luuuuuuuunga collaborazione!!!
le sezioni primavera di questo anno mi stanno facendo patire le pene dell'inferno ogni giorno di più.
La normativa circa le sezioni primavera e gli asili nido nella regione lazio è cambiata con la determinazione dirigenziale n°1509 del 30/10/2009 in cui, a pag. 12, c'è tutta la descrizione dettagliata delle sezioni primavera.
La dirigente ha apprezzato la mia dedizione pedagogica e la mia idea di qualità dell'istruzione...anche se a volte va a cozzare contro la burocrazia!!!
e allora voglio provare a scrivere uno dei giochi che preferisco prima qui e poi nel libro...STO VIOLANDO DA SOLA IL MIO COPYRIGTH!!! AHAHAHAHAHAH :) 


Si può mimare la felicità?

In quanti modi siamo capaci di esteriorizzare questo sentimento?
E quanto è importante per il nostro bambino?
Il primo mezzo che si utilizza per esprimere la felicità è il sorriso.
I neonati cominciano a sorridere alla mamma quando la vedono già tra il secondo e il terzo mese di vita, sorridono al suono della sua voce, ai suoi passi, alle sue braccia ma, soprattutto, al suo viso.
Nella relazione di attaccamento, è importante la qualità del legame instaurato dal bambino con la mamma. Se la figura di accudimento è disponibile e responsiva, il bambino acquisirà fiducia in sé e nel mondo che lo circonda, Le teorie sull’attaccamento sostengono che le prime relazioni di attaccamento saranno il modello sul quale si struttureranno le successive relazioni sociali, sottolineando l’importanza delle risposte della mamma ai segnali del bambino.
Cerchiamo di sorridere sempre, di avere un atteggiamento rilassato e rilassante. Anche se abbiamo passato una o più notti insonni, tentiamo di vivere giorno per giorno e nel migliore dei modi, questo legame che ci sta unendo al nostro cucciolo.
Dunque sorridiamo, prendiamo il nostro bimbo e sediamoci, con lui sulle ginocchia, osserviamolo, e sorridiamo, parliamogli di tutto ciò che ci viene in mente e rispondiamo con gioia ai suoi gorgoglii, lui cercherà di imitarci e di rispondere alle nostre parole perché vuole fortemente comunicare con noi.
Cerchiamo di parlargli delle nostre esperienze durante la gravidanza, del rapporto con gli altri membri della famiglia (papà, nonni, fratelli e sorelle) e dedichiamo a questo gioco molto tempo durante la giornata.
Lo sguardo, il sorriso, le carezze e le coccole che ne conseguono sono di importanza vitale per il bambino che si sentirà sicuro e protetto.
Non abbiate paura di “viziarlo”…le coccole non sono un vizio.
Non abbiate paura di essere felici: la felicità si impara fin da piccoli e allora siete pronti:

SORRIDETE

7 commenti:

  1. Grazie amica, nessuno mi aveva mai dato il titolo di ingegnere tildoso...sono onoratissima di questo nuovo titolo! Mi viene in mente un nuovo nome pre il mio blog!
    Bellissima la tua lumachina e complimenti per il tuo successo con i bambini...chissà se io ne avrò mai uno?!
    Ti abbraccio!
    Chiara.

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  2. Ciao cara!
    Da Pedagogista ( e specialista di patologie spciali e rare)
    comprendo benissimo la tua passione!!!
    Ammirevole il tuo impegno e i tuoi traguardi!!!!
    Ti sostengo, col cuore e mi raccomando fammi sapere del libro correrò a comperarlo!
    Baci

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  3. Che bello ora i miei bimbi sono un po' più grandicelli, ma il momento che preferisco della giornata è quando giochiamo e loro ridono di "gusto" ed io con loro, questo mi gratifica più di ogni cosa.
    In bocca al lupo per i tuoi progetti

    Baci Irene

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  4. Bellissimo questo post :-)
    E come diceva Rodari "il bambino bisogna farlo ridere. E' più importante farlo ridere che rivelargli chi sa quali misteri, fargli parte di sa quali segreti...Ridete con lui, è vostro per la vita."
    Un bacione e buon lavoro :-)

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  5. grande! quanto esce il libro? mi prenoto :-D

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  6. ciao carissima! ma che bello questo post, letto tutto d'un fiato!
    grazie per aver votato, lo schema coccinelle ha già avuto grande successo vedo ^_^
    a presto, un bacio!
    Giulia

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  7. Ciao! Sono approdata qui per caso e mi sono fermata molto volentieri appena ho visto che parlavi di pedagogia, materia che ho da poco intrapreso (sto "provando" a conseguire una seconda laurea in Scienze della Formazione Primaria...). Ho letto anche il tuo bel post sulla Montessori che condivido pienamente. Io non sono ancora mamma, ma adesso mi domando spesso quale potrebbe essere il rapporto fra gli studi pedagogici e questo importantissimo "ruolo"!
    A presto,
    Simona

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