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domenica 13 giugno 2010

vuoi educare tuo figlio? chiama le guardie

la notizia ha dell'incredibile.
Quando l'ho letta ho stentato a crederci e ho letto e riletto l'articolo più volte per cercare di capire come si possa arrivare a questi estremismi.

"Che cosa fare con un figlio adolescente che rimane per giorni attaccato al suo videogioco, rintanato in camera, rinunciando ad andare a scuola e rifiutando persino il cibo? Che cosa fare? Troppo tardi per minacciarlo con il classico: guarda che chiamo il lupo cattivo! Un tredicenne non si fa certo intimorire da così poco, e oggi forse anche un bambino di tre anni ci farebbe su una sana risata. Troppo presto per urlare: o la smetti o ti sbatto fuori di casa! Troppo pericoloso cercare di farlo rinsavire con due schiaffoni: i ragazzi di quell’età, oggi, non si sa mai come possono reagire. E poi le sberle sono decisamente fuori moda. Dunque, che fare? Una mamma dei dintorni di Genova, dopo averle provate tutte, ha deciso di chiamare i carabinieri, come facevano una volta le mogli di fronte a unmarito violento. E pare, infatti, che il ragazzo ricorresse alla violenza allorché la madre cercava di distoglierlo dalla sua ossessione. Insomma, i carabinieri sono arrivati e, dall’alto della loro autorità, hanno fatto quel che i genitori, a quel punto, non sarebbero mai riusciti a fare: hanno sequestrato al ragazzino la console con alcuni «wargame», il cui uso, peraltro, era autorizzato solo agli adulti. Pare che il giovane avesse da poco scoperto la possibilità di collegarsi online con altri utenti per giochi della durata di diversi giorni. (http://www.corriere.it/cronache/10_giugno_13/genova-playstation_147d098a-76bf-11df-9f61-00144f02aabe.shtml)

ecco a cosa siamo arrivati.
La famiglia si è completamente delegittimata, impotente di fronte ad un ragazzino tredicenne.
Cosa accadrà adesso?
ogni volta che questo ragazzino farà i "capricci" la mamma chiamerà i carabinieri?
e quante altre mamme la seguiranno? e il papà? dov'era?
Spesso abbiamo parlato dell'importanza delle regole, di quanto sia importante trasmettere ai nostri figli le regole elementari della famiglia.
Spesso abbiamo parlato della coerenza del "no", un divieto che va usato con cautela, solo per 5 regole al massimo, ma che deve essere sempre rispettato.
I bambini hanno bisogno di punti fermi, hanno bisogno di sentirsi sicuri e di sapere esattamente cosa posso fare e cosa no. Il loro compito è tirare la corda e vedere fino a che punto possono spingersi.
Il nostro compito è tirare la corda dal capo opposto fino al punto in cui possono spingersi.
Questo tira e molla non dura molto se è deciso.
e vale per tutti gli aspetti della vita, la tv, i videogiochi, l'orario per andare a letto...e il doversi svegliare ogni mattina per andare a scuola.
Credo che leggeremo sempre più spesso notizie come questa.
Perchè i nostri figli, molto spesso, sono spaventati dalla realtà e si rifugiano in un mondo virtuale, dove tutto è più semplice, meno complicato.
Mi dispiace per questa famiglia.
La difficoltà di essere genitori, nel loro caso, è davvero palese.
Spero che si facciano aiutare...

10 commenti:

  1. Ho pensato alle stesse cose quando ho ascoltato la notizia... spero anch'io che si rivolgano a professionisti competenti.

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  2. Sono rimasta sconcertata: non bastava staccare i fili e buttare tutto nell'immondizia?
    Ma soprattutto, non bastava pensarci PRIMA?

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  3. la tua ultima frase dice tutto...purtroppo chi ha un grosso problema non è il ragazzino drogato di videogioco, il problema principale ce l'hanno i genitori, che son stati incapaci di dire qualche no e si son ritrovati ad usare un metodo estremo per educare il figlio..

    Molte volte i no pesano più al genitore che al bimbo
    un no, significa trovare altre soluzione per intrattenere e distrarre il figlio....ecco perchè spesso CI ritroviamo a dire si
    mi metto in mezzo anche io...purtroppo mi capita di dire si per "togliermi un peso" momentaneo...solo dopo mi accorgo che "il peso" lo solo spostato ma non tolto.

    Leggere gli errori degli altri mi fa pensare e mi fa essere più attenta su quelli che potrei commettere anche io

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  4. E' il mio terrore.
    Combatto con DaddyBear ogni giorno per evitare questo.
    Lui fa tanto l'uomotuttodiunpezzo quello con 2le buone regole di una volta" poi appena Belvetta fa mescolino crolla miseramente.
    E io vado prima in bestia e poi in panico.
    Non sopporto di essere sempre "il poliziotto cattivo" ma cavolo qualcuno a 'sta figlia dovrà pur dire di no!

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  5. il punto è che probabilmente se uno arriva a 13 anni senza aver avuto regole, se per 13 anni i genitori non hanno mai mostrato fermezza nei suoi confronti... credo che la situazione sia irrecuperabile e davvero forse l'unica soluzione può essere chiamare le forze dell'ordine. sono davvero spaventata all'idea di trovarmi fra una decina d'anni con un adolescente ribelle e contro cui nulla è possibile... e per questo leggo libri, chiedo consiglio ad esperti (le educatrici e la direttrice dell'asilo) ogni volta che ho dei dubbi sull'educazione di mio figlio. devo dire che fin'ora - lo so, sono solo all'inizio della sfida e non canto vittoria - ho avuto la prova che se si impongono delle regole e si mostra al bambino che non c'è verso di trasgredirle, alla fine i risultati si ottengono. questo per me è un incoraggiamento ad insistere, e a mettermi in discussione continuamente accettando consigli da chi di pedagogia ne sa più di me. non è facile, anzi costa molta fatica e molte attenzioni ma educare un figlio non è come giocare con le bambole. e quello che oggi è un bimbo capriccioso un domani sarà un adolescente violento e irrispettoso, e poi un adulto disadattato e incivile. e questo mi spaventa molto.

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  6. non lo sò i miei figli sono piccoli, credo che trattare con un adolescente sia più difficile, ma dover chiamare i carabinieri mi sembra esagerato

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  7. Questa notizia non l’avevo ancora sentita.

    Leggendola mi sono posta subito una domanda come può avere un ragazzino di 13 anni giochi di guerra riservati agli adulti? Siamo diventati così leggeri a lasciare qualsiasi cosa in mano ai nostri ragazzi. Io mi lamento sempre non sapendo come diventerò del fatto che oggi hanno troppo, a 8 anni hanno il cellulare, se non hanno la console all’ultima moda non si divertono, le ragazzine preferisco non pensarci, io a 12 anni giocavo ancora con le barbie e cucivo i vestitini, ora ti snobbano e ti guardano come una matusa, non sanno come si gioca alla settimana o all’elastico non sanno divertirsi con semplicità. Alcuni genitori non fanno i genitori ma fanno gli amici, altri che li pestano per farsi ascoltare ma la via di mezzo di una volta no? Non c’è più?

    I NO sono brutti da affrontare perché non si vorrebbe mai dirli ma servono, io domenica sono passata da zia orso, di solito non sgrido i bambini degli altri, hanno i loro genitori ma domenica ho perso la pazienza. Siamo andati ad una festa per famiglie, il pagliaccio che intratteneva stava facendo gli animali con i palloncini, mio pro-nipote (9 anni) con altri bimbi a preso degli stuzzicadenti ed hanno iniziato a scoppiarli dalle mani del pagliaccio, il problema che mentre lo faceva sotto c’erano i bimbi più piccoli che aspettavano i palloncini, uno due e tre i genitori non dicono nulla finchè salto io incavolata visto che stava rischiando di accecare un bambino, questo di suo mi guarda e mi ride in faccia (mi è ribollito il sangue) non contento della sgridata, ci riprova e questa volta gli corro dietro rimproverandolo, due secondi dopo non contento di quello che aveva fatto prende i palloncini scoppiati e a mo di elastico li tende lasciando andare un cappio contro la faccia delle persone, non ce l’ho fatta neanche questa volta sono andata vicino e gli ho detto A.. smettila che fai male a qualcuno, lui che fa mi ride in faccia e melo tira in un occhio, non ci ho più visto lo placcato in un angolo e gli ho detto con voce infervorata di smetterla e di avere rispetto per gli altri che ero comunque sua zia più vecchia di lui non so se il mio sguardo arrabbiato od il tono lo ha fatto andare via ad orecchie basse.
    I suoi genitori? direte voi bella domanda, non ci sono mai hanno tre figli maschi e come li giudico io tre cani sciolti, ci sta il carattere del bambino +/- vivace ma i figli si fanno e si guardano altrimenti non farli per lasciarli a se stessi, io esagero con il mio maschietto ma gli fiato sul collo se combina qualcosa o fa i capricci e non la smette va in castigo ha solo due anni, ma ha un bel caratterino vivace ed autorevole è una sfida continua.
    Yummy mi sono comportata male? So che avrei dovuto andare da mia nipote per farla intervenire ma in quel momento ho reagito io.

    Grazie Irene

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  8. minire: l'educazione spetta ai genitori...ma quando poi l'hai raccontato a sua madre lei lo ha rimproverato??? o ha fatto orecchie da mercante?
    la tua reazione avrebbe avuto senso per il piccolo se la mamma l'avesse rmproverato. Se così non fosse la prossima volta ti riderà in faccia nuovamente (se ti va bene...)

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  9. x minire, secondo me hai fatto bene. non ho capito se i suoi genitori erano presenti alla festa oppure no, comunque soprattutto nel caso in cui un bambino infastidisce gli altri e peggio ancora fa qualcosa di pericoloso (giocare con gli stuzzicadenti in presenza di bambini piccoli NON si fa!), in particolare nei confronti di TUO figlio, è giusto intervenire. per fortuna generalmente al parco giochi noto molti genitori attenti che i propri figli non facciano male ai più piccoli (semmai solo per distrazione o perchè sono maldestri, ma è giusto che imparino anche a stare attenti). però in passato mi è capitato di assistere a scene di bambini grandi che facevano cose pericolose vicino a bambini piccoli, e in presenza dei genitori che non dicevano nulla. e se in mezzo c'era mio figlio una sgridata non gliela toglieva nessuno.

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