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domenica 14 marzo 2010

Monsignor Girotti: più facile assolvere un pedofilo pentito che una donna che ha abortito

Io non capisco e non capirò mai.
Altro che urlare...qui mi viene voglia di entrare in vaticano e andare diretta da Ratzinger (perchè, per me il papa era uno solo...ma tanto io sono adultera poichè precedentemente divorziata dunque la chiesa da 10 anni mi rifiuta..) a dirgliene 4... o forse 5...
Premetto che sono contraria all'aborto ma non per questo ritengo che le donne che SCELGONO di abortire siano assassine. O che abbiano compiuto un peccato speciale come dice la chiesa.
L'ho letto in un articolo uscito sul messaggero l'11 marzodi Franca Giansoldati in cui si dice che
nel segreto del confessionale è più facile assolvere un pedofilo (pentito) che non una donna che ha abortito.

Sempre meno fedeli si accostano ai confessionali,
«Colpa del processo di secolarizzazione. I mutamenti sociali e culturali allontanano dal sacramento della penitenza e in più finiscono per distorcere pure il senso del peccato. Sicchè il peccato si affievolisce». Spiega Mons. Girotti che prosegue: «I peccati ovviamente restano gli stessi, solo che alcuni vengono progressivamente messi in un angolo, come se fossero derubricati dalle coscienze perchè non più percepiti tali.
I peccati sono sempre gli stessi, semmai possiamo parlare di nuove forme di peccato. Aspetti che prima non esistevano e che ora fanno parte della coscienza collettiva. Per esempio tutti i peccati ecologici, contro il Creato, come incendiare, inquinare, depauperare. Oppure non pagare le tasse che, ovviamente, rientra nel settimo comandamento, non rubare. Oppure distribuire la droga, non uccidere, così come portare avanti progetti di manipolazione genetica. Il campo della bioetica poi è così vasto che le violazioni possono davvero essere molteplici, ma il peccato resta sempre uno, non uccidere».

E per quanto riguarda la pedofilia come si deve comportare un confessore che raccoglie la confessione di un pedofilo? Che consigli fornite?
«Un penitente che si è macchiato di un delitto simile, se è è pentito sinceramente, lo si assolve. E’ chiaro che dinnanzi a casi di persone consacrate soggette a disordini morali costanti e gravi (sottolineo, costanti e gravi) il confessore dopo aver, senza successo messo in atto tutti i tentativi per ottenere l’assoluzione consiglierà di abbandonare la vita ecclesiastica».

Ma il confessore può andare dall’autorità giudiziaria e denunciarlo?
«Assolutamente no. Il confessore non solo non può imporgli l’autodenuncia, ma non può nemmeno recarsi da un magistrato per denunciarlo. Romperebbe il sigillo sacramentale. Una cosa gravissima. Se lo facesse il confessore incorrerebbe nella scomunica ipso facto, immediata. E poi verrebbe meno pure la fiducia sacramentale che è una disciplina molto rigida da sempre. Basti pensare che durante il Concilio Lateranense, siamo nel XII secolo, fu addirittura emanata una norma che imponeva la sospensione e la reclusione in un monastero per tutta la vita per il sacerdote che aveva rotto il sigillo sacramentale».

Perchè i confessori possono assolvere direttamente un omicidio o anche un abuso sessuale ma non possono assolvere una donna che ha abortito se non prima di avere ottenuto dal vescovo una dispensa speciale?
«L’aborto viene considerato un peccato riservato, diciamo speciale. Oltre all’aborto vi è la violazione del sigillo sacramentale, l’assoluzione di un complice e la profanazione dell’eucarestia. Nel caso specifico è chiaro che la Chiesa vuole tutelare al massimo la vita della persona più debole, più fragile, e cosa c’è di più inerme di una vita che è in divenire e non è ancora nata?»

E la vita di un bambino già nato che viene profanata, rovinata e massacrata per sempre?
A causa della lussuria...
e allora io sono Accidiosa e iraconda a causa di queste notizie immonde...dunque commetto gli stessi peccati di un pedofilo...ma fatemi il piacere!!!


13 commenti:

  1. cara io sono molto cattolica-cristiana, ma ci sono tante cose ke nn condivido con la Chiesa.
    il Signore ci dice ke ci perdona se siamo pentiti, Lui è venuto nel mondo ed è morto per me ke sono peccatrice, se la Chiesa non vuole perdonarmi io risp (a questo punto) ke Dio mi ha perdonato e questo mi basta!!!!!!!!!!!!!! Dio perdona tutti,
    la chiesa solo ki vuole (e forse anke a raccomandazione)!!!!!!!!!!
    grazie x questo post
    xoxo

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  2. condivido in pieno la tua riflessione...
    sono senza parole...
    quanta amarezza!!!

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  3. Capisco e condivido il tuo sfogo. Anch'io la penso come te sull'aborto, ma mi domando come si possa restare fuori dal mondo, dalla vita vera in questo modo.

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  4. Stica che post! Grandi riflessioni, su questioni delicate.
    Brava però, non fa una piega.
    Un sorriso per te :-)

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  5. anch'io capisco e condivido il tuo sfogo, anche xchè come tanti purtroppo mi sento tirata in causa. io sono divorziata e per questo la chiesa mi vieta di fare la comunione, di essere madrina in un battesimo o fare da testimone ad un matrimonio, ecc ecc.
    per una cattolica e credente come me, questo mi fa molto soffrire, mi chiedo ma queste leggi chi le ha fatte? gli uomini della chiesa mi rispondo, quindi nn è giusto che io me la prenda con Dio, che in tutto questo nn c'entra proprio niente. questi uomini di chiesa danno l'assoluzione a secondo del loro criterio di interpretazione, che nn vuol dire essere la verità assoluta, assolvono i pedofili perchè loro stessi lo sono, una donna che abortisce viene condannata, perchè assassina, ma nessuno di loro si è mai chiesto quanta sofferenza ci può essere dietro a una decisione come quella. si lamentano che sempre più gente si allontana dalla chiesa, ma siccome sono ipocriti fingono di nn sapersi dare una risposta! sono anni che sono anni che sono così arrabbiata x questa questione che starei delle ore a parlarne, ma è giusto che nn vi annoio troppo, per cui vi mando un abbraccio e vi auguro buona giornata.
    Sabina

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  6. vedo che non sono l'unica ad avere questi pensieri....... grazie per il post. La sofferenza rimane dentro , tanto e tanto, anche se confessi e ti assolvono, non ti fà star meglio.....

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  7. Ho scritto questo post di getto, con il gelo nel cuore...io sono mooooooooooolto credente, ho cantato nel coro della mia parrocchia da quando avevo 5 anni a quando ne avevo 18...e mi fa male pensare che il mio reato di adulterio sia più grave di quello di un pedofilo...e non riesco a capacitarmi, da cristiana, di come sia possibile una cosa del genere...non riesco a credere che un dio che perdona non può perdonare chi, come me, ha divorziato perchè massacrata di botte.
    Perchè???!!!
    Perchè un pedofilo si e io no???!!!!

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  8. Io non sono credente, ma queste cose mi fanno ugualmente arrabbiare parecchio. E' una cosa assurda... Come scrive Sabina, queste "leggi" sono state create dagli uomini che dicono di operare secondo il volere di Dio... ma gli uomini non dovrebbero giudicare gli altri uomini... siamo tutti a pari livello. E se proprio vogliamo dividere i peccati più e meno gravi...forse la Chiesa dovrebbe rivedere tutto!!!!

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  9. Condivido in pieno, da divorziata e da essere umano.
    Simona

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